Premiati Diletta Signori, di Livorno, Elena Moro, di Meolo (Venezia), Vanessa D’Alpaos, di Belluno, Francesca Colombo, di Magenta (Milano), Emma Barile, di San Pietro di Feletto (Treviso)
Un Premio dedicato ai giovani laureati e laureandi impegnati nell’innovazione per la longevità, l'invecchiamento attivo e il miglioramento della qualità della vita nella società longeva: è il Premio Longevitas, promosso da Fondazione Longevitas, che ha visto oggi la cerimonia di conferimento della sua prima edizione, svoltasi in Senato in un evento su iniziativa della Sen. Daniela Sbrollini. Cinque i giovani premiati: Diletta Signori, di Livorno, Elena Moro, di Meolo (Venezia), Vanessa D’Alpaos, di Belluno, Francesca Colombo, di Magenta (Milano), Emma Barile, di San Pietro di Feletto (Treviso). Cinque tesi di laurea che mettono la longevità al centro della nostra società, come è giusto che sia, visti i numeri demografici e le prospettive per il futuro, spaziando dalla Psicologia, con temi come la consapevolezza e percezione dell’invecchiamento, alla Neuropsicologia Clinica, agli aspetti linguistici. Il Premio, che ha visto in questa prima edizione l’ampia adesione di moltissime università italiane, è realizzato con il contributo non condizionato di Named Group e di Pfizer, in collaborazione con Over, Silver Economy Network, Federfarma, Domina, AC75 Startup Accelerator e con la collaborazione scientifica della Fondazione SoLongevity.
Il Premio Longevitas è un’iniziativa rivolta a tutti i laureati e laureandi delle università italiane con una tesi di laurea sui temi della longevità, dell'invecchiamento attivo e del miglioramento della qualità della vita nella terza età, in molti ambiti, come, solo a titolo esemplificativo, le tecnologie al servizio dell’autonomia della persona, la prevenzione, l’Healthcare, l’Age Management, l’Architettura inclusiva, l’Urbanistica, la Comunicazione e il Marketing. L’iniziativa intende valorizzare le competenze emergenti in questo ambito, offrendo ai giovani laureati e laureandi opportunità di crescita professionale. Da queste prima edizione, svoltasi con grande successo, Fondazione Longevitas intende dare solidità e continuità al Premio per promuovere nel tempo l’approccio scientifico alla longevità come categoria essenziale del nostro tempo.
Il Comitato tecnico scientifico, composto da esperti provenienti da Istituzioni e organizzazioni del mondo dell’impresa, ha esaminato tutte le tesi pervenute in questa prima edizione e selezionato le più meritevoli in rapporto alla qualità dei contenuti, l'originalità delle soluzioni proposte e la capacità di fornire un contributo concreto all'innovazione per la longevità. I cinque vincitori del Premio Longevitas avranno l'opportunità di sostenere un colloquio finalizzato a uno stage presso le aziende sostenitrici, fortemente impegnate nei temi della longevità e dell'invecchiamento attivo. Lo stage rappresenterà un'occasione per sviluppare competenze professionali e contribuire alla creazione di valore in ambito longevità. Il Premio avrà anche uno spazio dedicato al Milan Longevity Summit del prossimo 21-29 maggio.
Ecco nel dettaglio i cinque premiati di questa prima edizione e gli argomenti delle loro tesi:
Diletta Signori, di Livorno, con una tesi sul ruolo delle opinioni soggettive sull’invecchiamento nel funzionamento cognitivo in adulti e anziani con invecchiamento tipico; Elena Moro, di Meolo (Venezia), con una tesi sull’iniziativa "Fatti un Tagliando!" per la promozione del benessere psicologico e cognitivo nell’invecchiamento; Vanessa D’Alpaos, di Belluno, con una tesi sulle conseguenze cognitive e psicosociali nella popolazione classe 1945-1957 in seguito al Disastro del Vajont; Francesca Colombo, di Magenta (Milano), con una tesi sul progetto di ricerca-azione della Dementia Friendly Community Abbiategrasso per una società inclusiva per le persone con demenza; Emma Barile, di San Pietro di Feletto (Treviso), con una tesi sulla lingua inglese per la Terza Età. Menzione speciale: Iolanda Di Guida, di Napoli, con una tesi sul metodo Monte Carlo per la valutazione numerica del rischio di longevità.
«La longevità costituisce un aspetto essenziale della nostra società, una conquista preziosa, che la politica ha il dovere anzitutto di guardare in termini di risorsa, per i singoli e per la comunità, e di salvaguardare sul piano della costruzione di un ambiente che favorisca l’inclusione sociale, l’attività e il benessere in una società sempre più longeva. – dichiara la Sen. Daniela Sbrollini, Vicepresidente della X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro e previdenza sociale del Senato - È fondamentale promuovere una longevità positiva, abbattere le barriere sociali e culturali legate all’età e favorire le connessioni intergenerazionali per costruire equità e stabilità a lungo termine. È un obiettivo che mi impegno a portare avanti, al fianco della Fondazione Longevitas, delle istituzioni, società scientifiche, università e di tutte le organizzazioni che possano contribuire in un lavoro comune, promuovendo fattivamente questo tema essenziale nell’agenda della politica».
«Il Premio Longevitas risponde all’identità più profonda dalla Fondazione Longevitas, ovvero quella di valorizzare gli apporti costruttivi sul tema della longevità e il ponte fra le generazioni - dichiara la Presidente della Fondazione Longevitas Eleonora Selvi - Scopo del Premio è, infatti, promuovere la cultura dell'invecchiamento attivo e dello scambio intergenerazionale, creare nuove opportunità professionali per i giovani laureati e, insieme, favorire la diffusione di valori legati alla longevità e alla qualità della vita nella terza età. Complimenti alle giovani vincitrici in questa prima edizione del Premio, che ringrazio personalmente, come ringrazio tutti i partecipanti, per il contributo essenziale che col loro studio danno a una società più equa e inclusiva».
«Come Named Group sosteniamo con grande entusiasmo il premio Longevitas – afferma Alessio Romitelli, CEO di Named Group – perché siamo fermamente convinti che il futuro della longevità passi attraverso la ricerca, l’innovazione e la collaborazione tra istituzioni, mondo accademico e industriale. Siamo un gruppo attivo nell’ambito della nutraceutica e il nostro impegno non si ferma alla produzione di soluzioni avanzate, ma si estende anche al supporto dello sviluppo di nuove conoscenze, investendo nei giovani ricercatori e quindi sul futuro».
«Da oltre 175 anni nel mondo e da 70 in Italia, Pfizer è impegnata a migliorare la vita delle persone in tutte le fasi della vita. – afferma Barbara Capaccetti, Country Medical Director Pfizer per l’Italia – Per un Paese come il nostro è fondamentale offrire qualità di vita alla popolazione più anziana contribuendo alla sostenibilità del sistema. Pfizer è in grado di farlo grazie a soluzioni terapeutiche innovative: nel nostro portfolio sono diversi i farmaci e i vaccini che possono aiutare a prevenire, curare e gestire efficacemente anche le patologie legate all'età, consentendo alle persone di vivere più a lungo e in modo più sano. Collaborando con esperti di diversi settori, abbiamo l’obiettivo di divenire l’azienda leader nella promozione di un invecchiamento attivo e di qualità».
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