E' il nuovo approccio messo a punto da un gruppo di ricerca guidato dall'Università della California a San Francisco e i cui risultati, pubblicati sulla rivista Nature Biotechnology
Sono diventate spietate nemiche dei tumori, le cellule del tessuto adiposo modificate in laboratorio in modo da bruciare più energia e privare le cellule tumorali del carburante necessario per crescere, facendole letteralmente morire di fame. E' il nuovo approccio messo a punto da un gruppo di ricerca guidato dall'Università della California a San Francisco e i cui risultati, pubblicati sulla rivista Nature Biotechnology, si sono rivelati molto promettenti. Negli esperimenti condotti in laboratorio su colture di cellule e su topi, le voraci cellule adipose hanno battuto cinque diverse forme di cancro: quello del colon, del pancreas, della prostata e due forme di tumore della mammella.
L'ispirazione per la nuova tecnica arriva dagli interventi di liposuzione e chirurgia plastica: i ricercatori coordinati da Nadav Ahituv hanno infatti prelevato normali cellule adipose bianche e le hanno modificate in laboratorio per trasformarle in cellule 'beige', così chiamate perché somigliano a quelle brune presenti naturalmente nel corpo in piccole quantità e in grado di bruciare moltcalorie.
A più di cinque anni dall’arrivo in Italia della prima terapia genica, le CAR-T sono una realtà nella pratica clinica: crescono i successi nel trattamento di alcune patologie onco-ematologiche
Il trattamento in prima linea con daratumumab in somministrazione sottocutanea e in combinazione con bortezomib, lenalidomide e desametasone ha mostrato nei pazienti eleggibili a trapianto una sopravvivenza di circa 17 anni
I risultati di uno studio della Fondazione Tettamanti e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII sono stati pubblicati sul “Blood Cancer Journal”
Da Lilly arriva “The Life Button” un bottone per non “perdere il filo” delle cure
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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