Il Gruppo ha registrato a livello globale una crescita del 10,8% rispetto all’anno precedente, con un fatturato pari a 5.902 miliardi di euro, suddiviso in 4.494 miliardi di euro per i farmaci brand (+11,2%)
Il Gruppo ha registrato a livello globale una crescita del 10,8% rispetto all’anno precedente, con un fatturato pari a 5.902 miliardi di euro, suddiviso in 4.494 miliardi di euro per i farmaci brand (+11,2%)
Servier, gruppo farmaceutico indipendente globale, ha pubblicato i risultati finanziari per l’esercizio 2023/24. Il Gruppo ha registrato a livello globale una crescita del 10,8% rispetto all’anno precedente, con un fatturato pari a 5.902 miliardi di euro, suddiviso in 4.494 miliardi di euro per i farmaci brand (+11,2%) e 1.408 miliardi di euro per i generici (+9,5%). Per l'esercizio 2023/24, l'EBITDA si è attestato a 1.312 miliardi di euro, per un margine del 22,2%, consentendo al Gruppo di raggiungere un utile netto di 404 milioni di euro.
Questo risultato è stato possibile anche grazie alle eccellenti performance in oncologia: i ricavi in quest’area terapeutica, pari a 1.
Servier si conferma, inoltre, leader mondiale nel trattamento dell’ipertensione, mantenendo la quinta[1] posizione nell’area delle malattie croniche cardio-metaboliche e venose, rappresentando il 49% del fatturato consolidato del Gruppo. Questa performance è stata trainata in gran parte dall'innovazione incrementale e dallo sviluppo di polipillole (combinazioni di farmaci a dose fissa). Infine, per il quarto anno consecutivo, Daflon® utilizzato per il trattamento dell'insufficienza venosa, patologia che negli stadi avanzati è associata ad un aumentato rischio cardiovascolare così come ad un aumento della mortalità per tutte le cause[2], rimane il farmaco leader del Gruppo, con vendite pari a 622 milioni di euro.
Risultati estremamente promettenti sono stati registrati anche in oncologia, dove i ricavi hanno raggiunto i 27 milioni di euro. Un risultato possibile grazie ad un portfolio di terapie per i principali tumori del tratto gastrointestinale in fase avanzata, ad oggi tra le neoplasie più difficili da trattare e a più elevata incidenza e mortalità: in Italia 2 pazienti su 3 con tumore del colon-retto in terza linea ricevono una terapia Servier. L'azienda per il futuro punta a rafforzare il proprio ruolo nell'oncologia di precisione con lo sviluppo di terapie a bersaglio molecolare innovative e farmaci first-in-class per il trattamento di neoplasie rare e con forti unmet medical need.
"La nostra azienda sta vivendo un periodo di grande trasformazione ed innovazione: i risultati ottenuti nell’esercizio fiscale appena concluso confermano la nostra leadership nel cardiovascolare e una importante crescita in oncologia rispetto all’anno scorso" – dichiara Gilles Renacco, Presidente Gruppo Servier in Italia – "L’oncologia è una nostra priorità da anni ed è recente il nostro ingresso nell’oncologia di precisione: è di questi giorni, infatti, la pubblicazione in Gazzetta della rimborsabilità da parte di AIFA di ivosidenib, prima e unica target therapy per il colangiocarcinoma e la leucemia mieloide acuta con mutazione nel gene IDH1. Un importante traguardo della medicina di precisione e una grande speranza per i pazienti del nostro Paese affetti da queste neoplasie rare e con prognosi ancora molto infausta".
Obiettivi strategici del Gruppo Servier per il 2030
I risultati finanziari 2023/24 confermano la solidità del Gruppo e la sua capacità di proseguire il percorso di crescita e innovazione per migliorare le proprie performance e continuare a investire nel progresso terapeutico a beneficio dei pazienti. L'obiettivo per il 2030 è raggiungere un fatturato annuo di 10 miliardi di euro, suddiviso in 8 miliardi di euro da farmaci brand (di cui 4 miliardi nelle aree cardio-metabolica e delle malattie venose e 4 miliardi in oncologia e neurologia) e 2 miliardi di euro dai generici, con un margine EBITDA pari ad almeno il 30%.
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