"Un comportamento che non solo è ingiusto, ma mina seriamente il principio della presunzione di innocenza”
“In un periodo in cui la società è sempre più influenzata dall'immediatezza dell'informazione mediatica, è fondamentale ricordare il ruolo cruciale che i professionisti sanitari svolgono nella nostra comunità. In questi giorni stiamo assistendo a casi di colleghi precipitosamente giudicati dal tribunale del web ancor prima che i fatti siano pienamente accertati attraverso le vie legali appropriate. Questo comportamento non solo è ingiusto, ma mina seriamente il principio della presunzione di innocenza, un pilastro fondamentale del nostro sistema giuridico”. A dirlo, in una nota, è l’Ordine dei medici di Roma (Omceo Roma), che rinnova il proprio impegno per il diritto della presunzione di innocenza e lancia un appello alla società e ai professionisti (media in primis) in questa direzione.
“I medici – precisa l’Omceo -, come tutti i professionisti, possono commettere errori, ma bisogna distinguere tra un errore involontario e un'azione negligente o dolosa.
A partire dal 2008 in Italia la crescita del personale sanitario, che si protraeva da più di 30 anni, si è arrestata. Nel 2014 sono stati assunti 80 dipendenti ogni 100 andati in pensione, nel 2017 98 ogni 100
Quici (Cimo-Fesmed): “Ora, grazie alla risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate, le Aziende sanitarie non hanno più motivo di non applicare la tassazione agevolata in modo corretto"
Pierino Di Silverio boccia l’emendamento al ddl Liste d’attesa presentato dalla maggioranza per il mantenimento in servizio fino a 72 anni con l’aggravante di conservare anche gli incarichi dirigenziali apicali
Calandra: "Se questa misura venisse approvata costituirebbe un’ennesima ingiustizia nei confronti di coloro che, con dedizione e sacrificio, operano all’interno del Servizio sanitario nazionale"
I consigli della vicepresidente dell’Ordine di Firenze Alti: “Vestirsi a strati, evitare luoghi affollati, non usare antibiotici ma soltanto dei farmaci sintomatici”
"L’opinione pubblica continua a vedere nei sanitari i veri responsabili dell’impossibilità di accesso alle cure"
«Come presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, ma prima ancora come medico, sento di non potermi astenere dal commentare la situazione non più sostenibile vissuta dai detenuti nelle carceri e dai colleghi medici"
"Recuperare fondi da eliminazione incompatibilità e depenalizzazione atto medico"
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