Nelle forme ad alto rischio il 30% dei bambini che ne è colpito sviluppa la ricomparsa della malattia entro i primi due anni dalla fine del trattamento
Il neuroblastoma è uno tra i tumori più comuni della prima infanzia e, nelle forme ad alto rischio, il 30% dei bambini che ne è colpito sviluppa la ricomparsa della malattia entro i primi due anni dalla fine del trattamento. Anche in questi casi è centrale lo studio delle mutazioni nei geni per individuare terapie personalizzate capaci di colpire in modo mirato le cellule malate. Punta a sviluppare 'cure su misura' per questo tumore il programma di ricerca Preme, coordinato dall'ospedale Gaslini di Genova e supportato anche dalla campagna di raccolta fondi lanciata per Natale dall'Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma. Ogni anno in Italia si registrano circa 130-140 nuovi casi di neuroblastoma, tumore solido extracranico che colpisce le cellule del sistema nervoso, e la sopravvivenza è di circa il 75 percento a tre anni dalla diagnosi.
La fase Rem carente riduce il volume di un'area del cervello
I risultati di uno studio della Fondazione Tettamanti e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII sono stati pubblicati sul “Blood Cancer Journal”
Marseglia: “Rilevare la minaccia della patologia (ancora senza sintomi) è l’unica via per evitare inaspettate e gravi crisi di chetoacidosi e frenarne l'evoluzione”
Da Lilly arriva “The Life Button” un bottone per non “perdere il filo” delle cure
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti