L’Aifa rafforza le misure per ridurre al minimo le conseguenze gravi di questo effetto collaterale dell’antidolorifico
Aggiornamento di farmacovigilanza sull’antidolorifico e antipiretico metamizolo e il rischio di agranulocitosi, una condizione patologica che comporta una diminuzione improvvisa e severa dei globuli bianchi (granulociti) e può portare a infezioni gravi, anche fatali. Si tratta di un effetto collaterale noto di questi farmaci. Per minimizzare effetti gravi di agranulocitosi, in accordo con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) è stata inviata una lettera ai medici sulla necessità di informare e sensibilizzare i pazienti che assumono metamizolo e intercettare precocemente i sintomi di agranulocitosi, che in questo periodo possono confondersi con quelli dell’influenza e passare inosservati. A luglio l’Ema ha avviato una revisione dei medicinali a base di metamizolo, intanto – come raccomandato dal Comitato sicurezza dell’Agenzia europea - l’Aifa rafforza le misure per ridurre al minimo le conseguenze gravi di questo effetto collaterale dell’antidolorifico.
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L’approccio sviluppato dai ricercatori dell’Irccs di Candiolo consiste nell’inserimento di un recettore chiamato CAR nelle cellule del sistema immunitario che hanno il compito di riconoscere ed eliminare qualsiasi cellula considerata estranea
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