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Chirurgia e medicina estetica: tre segnali sospetti per chi vuole sottoporsi a un trattamento

Medicina Estetica Redazione DottNet | 04/12/2024 13:41

Come minimizzare i rischi scegliendo con consapevolezza: i consigli del professor Rauso

Pubblicità aggressive, prezzi bassi, strutture inadeguate: sono tre segnali d’allarme che chi desidera sottoporsi a un intervento di medicina o chirurgia estetica dovrebbe considerare con attenzione. "È importante far crescere nei potenziali pazienti consapevolezza e informazione: bisogna valutare criticamente ogni decisione, senza lasciarsi distrarre da offerte apparentemente vantaggiose"  avverte il professor Raffaele Rauso, già presidente della FIME - Federazione Italiana Medici Estetici e già docente all’Università Vanvitelli di Napoli.

Il caso di Margaret Spada, ventenne deceduta durante un intervento estetico, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle strutture e sulla preparazione di chi opera in un settore sempre più accessibile, ma spesso poco regolamentato.

"La premessa fondamentale è che nessun intervento medico è privo di rischi, e quelli estetici non fanno eccezione - spiega il professore -. Tuttavia, i rischi si possono ridurre facendo scelte consapevoli e informandosi. Spesso si fanno più ricerche per l’acquisto di un aspirapolvere che per la scelta del professionista cui affidare il proprio corpo".

Ecco tre segnali d’allarme da tenere presenti quando si decide di sottoporsi a un intervento di medicina o chirurgia estetica.

1. Pubblicità troppo aggressive. Diffidare sempre di chi promette risultati incredibili o minimizza la complessità degli interventi. "Un medico che garantisce risultati immediati senza discutere rischi o controindicazioni non sta informando correttamente il paziente - spiega il professor Rauso. "Anche la proposta di tecniche "uniche", non utilizzate dai colleghi, è un campanello d’allarme: approfondite il motivo per cui nessuno le pratica. Da tenere presente anche che ogni caso deve essere valutato singolarmente: non esiste un’unica soluzione valida per tutti". Un altro aspetto importante è la durata degli interventi: "Le linee guida scientifiche offrono indicazioni sui tempi medi di degenza per i singoli interventi. Discostarsene troppo può indicare superficialità o sottovalutazione del rischio," aggiunge.  Attenzione anche ai risultati mostrati sui social media: non sempre corrispondono alla realtà, ci sono molti modi in cui le immagini possono essere usate impropriamente o ritoccate, non utilizzatelo come unico criterio per la scelta.

2. Prezzi troppo bassi o offerte speciali. Non si compra un seno nuovo con il Black Friday. "Prezzi bassi rispetto alla media sono spesso indice di compromessi sulla sicurezza e sulla qualità, elementi imprescindibili per qualsiasi intervento estetico - chiarisce il professor Rauso -. Il costo di un intervento è la somma di diversi fattori, che non possono essere più di tanto abbattuti, se non a scapito della sicurezza del paziente: la professionalità di chirurgo, equipe e anestesista e la qualità della struttura". Si tratta poi di una scelta da fare con calma, senza la paura di perdere uno sconto: "Alcune logiche sono legate al marketing, non al benessere dei pazienti. Il medico deve informare anche facendo firmare il consenso informato. E, in caso di operazioni, è necessario prima effettuare esami diagnostici di controllo". E’ bene verificare sempre che il medico a cui ci rivolgiamo abbia studi specifici e possieda le competenze adeguate, ad esempio consultando il portale FnomCeo dove si possono fare ricerche per nome. 

3. Strutture inadeguate per la degenza. "Se è vero che, a livello normativo, per la gran parte di interventi di medicina e chirurgia estetica è sufficiente una degenza di day surgery o poche ore, è anche vero che, in caso di complicazioni, è richiesto un ricovero prolungato durante la notte. E non tutte le strutture in cui si eseguono gli interventi, offrono questa possibilità: disporre di una struttura attrezzata fa la differenza" aggiunge il professor Rauso. Di nuovo, la parola d’ordine per il paziente è consapevolezza. "Semplificando, possiamo dire che in Italia ci sono tre tipi di strutture per medicina e chirurgia estetica: lo studio medico, adatto solo a visite o piccoli interventi senza anestesia; l’ambulatorio chirurgico, che permette brevi interventi in sedazione locale, e la clinica, che è dotata di anestesista e attrezzature per gestire emergenze, e che è il luogo più sicuro per interventi più complessi  conclude il professor Rauso -. Se qualcosa va storto, avere accesso a una struttura attrezzata e poter  trattenere il paziente di notte in osservazione fa la differenza,".

Prima di scegliere, è fondamentale informarsi, porre domande e valutare ogni aspetto, dalla struttura al costo. La bellezza non deve mai mettere a rischio la salute.

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