Il comitato scientifico - Antonio Celia (Bassano del Grappa), Mario Falsaperla (Catania), Paolo Fedelini (Napoli) – chiama a raccolta l’eccellenza italiana delle tecniche mininvasive
La chirurgia laparoscopica ha conosciuto un’evoluzione straordinaria negli ultimi decenni, diventando una delle tecniche più diffuse e innovative in ambito sanitario. A partire dai primi esperimenti degli anni 80, ha rivoluzionato il modo di affrontare molteplici interventi, grazie alla capacità di ridurre il trauma chirurgico, il dolore post-operatorio, le complicanze e i tempi di recupero. Negli ultimi anni l’evoluzione della chirurgia mininvasiva è stata caratterizzata da progressi tecnologici, innovazioni in termini di strumenti e metodiche, e da una crescente applicazione in ambiti sempre più complessi. Per evidenziare l’importanza della chirurgia laparoscopica e per realizzare un confronto costruttivo tra i migliori esperti provenienti da tutto il Paese, Paolo Fedelini Nella foto, (direttore UOC di Urologia AORN Cardarelli Napoli), Antonio Celia (direttore UOC di Urologia Ospedale di Bassano del Grappa) e Mario Falsaperla (direttore UOC di Urologia AORN Garibaldi Nesima di Catania), con il patrocinio dell’Azienda Ospedaliera di Rilievo nazionale Antonio Cardarelli, grazie al contributo incondizionato di Idipharma, organizzano giovedì 28 novembre (dalle 8,30 alle 18,30) e venerdì 29 (dalle 8,30 alle 13) la "Masterclass in Chirurgia Urologica Laparoscopica", che si terrà nel Salone Moriello dell’AORN Cardarelli.
«La laparoscopia è una tecnica che ha rivoluzionato la medicina, in quanto consente interventi estremamente mininvasivi con rapidi tempi di recupero del paziente – ha affermato Paolo Fedelini - Questa Masterclass di alta specializzazione si propone di diffondere trick and tips di questa metodica in urologia, per dare la possibilità ai partecipanti di confrontarsi e apprendere dai più insigni esponenti specialisti nazionali. Il Corso sarà accreditato per medici specialisti in urologia e andrologia. Sarà articolato su due giornate e sarà rivolto a un ristretto numero di medici specialisti e specializzandi, per far sì che l’apprendimento delle metodiche per la cura delle malattie urologiche possa essere estremamente diretto ed accurato. Nucleo essenziale sarà l’illustrazione delle più aggiornate tecniche di chirurgia laparoscopica. La pieloplastica laparoscopica, benché sia un intervento alla portata di tutti, rimane una procedura "di nicchia", che non tutti gli urologi amano praticare e che molti "scansano". In realtà in Centri con know-how ed esperienza l’intervento è agevole e mostra percentuali di successo che si aggirano tra il 95% e il 100%, con un miglioramento significativo dei sintomi e della funzionalità renale».
«La chirurgia robotica moderna è una chirurgia di alto profilo, ma la laparoscopia mantiene molteplici vantaggi legati alla mano, all’esperienza e al training del chirurgo – ha affermato Antonio Celia – inoltre i costi della chirurgia robotica sono enormi, non solo in riferimento alla strumentazione e ai robot, ma anche all’iter di addestramento e apprendimento. La laparoscopia si conferma una tecnica chirurgica avanzata e di altissima qualità, tuttavia la vera sfida consiste nel trasmetterla efficacemente alle nuove generazioni, che devono essere educate, formate e guidate nel suo utilizzo con attenzione e competenza. La laparoscopia oggi grazie agli strumenti 4k e 3d è una chirurgia all’avanguardia: a Napoli abbiamo organizzato un evento dedicato chiamando a raccolta le eccellenze italiane e tanti giovani da tutto il territorio nazionale, per confrontare le esperienze e le tecniche più innovative. L’obiettivo è sottolineare e dimostrare come in un’epoca super robotizzata, una chirurgia così delicata e raffinata possa trovare spazio proprio per la sua sostenibilità. Nello stesso evento avremo anche chirurghi robotici, questo per trasferire un messaggio chiaro: laparoscopia e robotica non sono in antitesi ma devono camminare in sinergia. Il nostro impegno è portare l’esperienza alle nuove generazioni e diffondere l’idea che in termini di qualità la chirurgia laparoscopica non è seconda a nessun’altra, e che si può affiancare alle tecniche più moderne».
«La chirurgia laparoscopica continua a mantenere un ruolo fondamentale in Urologia tra le tecniche mini invasive – ha dichiarato Mario Falsaperla - l’evento che si svolgerà al Cardarelli metterà insieme una serie di esperti provenienti da tutta Italia che condivideranno la propria esperienza mediante l’esecuzione di interventi di chirurgia in diretta su casi complessi e attraverso la discussione di casi clinici preregistrati. La finalità del Congresso è quella di mantenere vivo l’interesse su tale settore, fondamentale nella crescita soprattutto dei più giovani in alternativa e in cooperazione alla chirurgia robotica».
Operato con successo al Monaldi (UOC di Chirurgia Generale) dall’equipe del dr. Diego Cuccurullo
Le prime due giornate 5 e 6 dicembre 2024 saranno dedicate alle relazioni e agli approfondimenti delle tematiche rigenerative, mentre la terza giornata (7 Dicembre) vedrà la realizzazione di tre moduli di chirurgia dal vivo
La prevalenza di PAD è del 4,3% nei soggetti sopra i 40 anni, oltre il 20% in quelli con più di 65 anni e arriva fino al 30% nei soggetti diabetici
Ad oggi applicata a 6 diverse aree di chirurgia oncologica (Toracica, Epato-Gastro-Pancreatica, Urologica, Ginecologica, Colon-Rettale, ORL) permette di intervenire anche su tumori rari e complessi
Se ne parlerà sabato 14 settembre, sede idipharma di via G. Mameli 12 , Aci Bonaccorsi (Catania)
Carone: "La branca emergente dell’urologia funzionale incide fortemente sulla cura dell’incontinenza di cui soffrono circa 7 milioni di italiani"
Dagli urologi italiani un decalogo per affrontare al meglio la patologia
Verze: “L’Iperplasia Benigna della Prostata può essere considerata fra i problemi di salute che maggiormente interessano il maschio che invecchia, sia per la diffusione epidemiologica che per l’impatto sulla qualità di vita"
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Schillaci: Stiamo elaborando un testo collegato alla Finanziaria 2024
Di Silverio: "Il vero limite di tutto l'impianto è la trattazione della colpa grave, il tema su cui ci aspettavamo cambiasse qualcosa, e che invece resta inalterato per impossibilità, ci dicono, di modificare l'impianto ordinamentale"
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