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I medici liberi professionisti lanciano un appello per sbloccare la prescrizione dei farmaci con piani terapeutici

Professione Redazione DottNet | 18/11/2024 12:22

AMOlp e AFI denunciano la preclusione dei medici liberi professionisti alle prescrizioni di farmaci con piani terapeutici, come i nuovi Anticoagulanti orali

Il 6 Novembre 2024, il Presidente di AMOlp (Associazione Medici e Odontoiatri liberi professionisti) Sergio Di Martino e il Vice Presidente di AFI (Associazione Flebologica Italiana) Gianluigi Rosi sono stati ricevuti presso gli uffici del Senato dal Presidente della Commissione Bicamerale per le Questioni Regionali, il Senatore Francesco Silvestro. I rappresentanti di AMOlp e AFI hanno esposto al senatore il grande malcontento della categoria dei medici liberi professionisti per la preclusione alle prescrizioni di farmaci con piani terapeutici, tra questi ad esempio i nuovi Anticoagulanti Orali fondamentali per la gestione immediata della trombosi venosa e alle certificazioni per patologia ai fini di esenzione.

Tutto ciò comporta forte disagio per i pazienti, inutile congestione delle liste di attesa e sovraccarico di lavoro per i colleghi del pubblico.

Di Martino e Rosi hanno sottolineato come sia necessario andare oltre i piani terapeutici, consentendo l'accesso alle cure più innovative a tutti i medici, senza distinzione tra pubblico e privato.

"Recenti statistiche riportano dati preoccupanti sulla percentuale di pazienti che si sottraggono a diagnosi e cure a causa dei sempre più lunghi tempi di attesa del pubblico. Abolire ingiustificabili limitazioni ai medici privati, considerando la grossa utenza che storicamente ad essa afferisce, si tradurrebbe in un importante alleggerimento delle liste di attesa ad esclusivo vantaggio dei cittadini soprattutto di coloro che oggi rinunciano alle cure. Il Presidente Francesco Silvestro ha mostrato grande attenzione alle problematiche esposte, convenendo sulla necessità di trovare una soluzione che vada incontro alle esigenze dei pazienti tutti senza alcuna distinzione tra coloro che si rivolgono al pubblico e quelli che si rivolgono al privato", si legge in una nota.

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