Canali Minisiti ECM

Amianto, in dieci anni 17mila morti per mesotelioma in Italia

Oncologia Redazione DottNet | 17/10/2024 16:52

Iss: "Tra 2010 e 2020 1.545 decessi l'anno, calano tra under50"

Tra il 2010 e il 2020, ogni anno in Italia, sono decedute per mesotelioma in media 1.545 persone (1.116 uomini e 429 donne) per un totale di quasi 17.000 casi.  Ma negli ultimi anni, c'è stata una diminuzione del numero dei decessi tra i più giovani. Sono i dati del nuovo rapporto Istisan "Impatto dell'amianto sulla mortalità. Italia, 2010-2020", pubblicato dall'Istituto superiore di sanità (Iss).   Il mesotelioma è un tumore aggressivo, ad alta letalità che colpisce le cellule del mesotelio, il tessuto sottile che ricopre gli organi interni. Nell'80% dei casi è dovuto all'esposizione all'amianto.

Le regioni Piemonte, Lombardia, Valle d'Aosta e Liguria presentano un numero di decessi per 100.000 abitanti maggiore della media nazionale. Il numero dei decessi è superiore al numero atteso in 375 comuni: si tratta di territori con cantieri navali, poli industriali, ex industrie del cemento-amianto, ex cave di amianto.     Dei decessi osservati, in media l'1,7% (circa 25 l'anno) riguardava persone con 50 anni o meno e negli ultimi anni si osserva una diminuzione del numero dei decessi in questa fascia (31 nel 2010 e 13 nel 2020), come primo effetto della legge 257/92 con la quale l'Italia vietò l'utilizzo dell'amianto.
In generale la maggior parte delle persone decedute per mesotelioma è stata probabilmente esposta all'amianto in ambienti lavorativi nei decenni passati. Ma l'esposizione può essere avvenuta anche per inalazione di fibre rilasciate nelle abitazioni. "In Italia - spiega Marco Martuzzi, direttore del Dipartimento Ambiente e Salute dell'Iss - molto è stato fatto negli ultimi decenni, per cui oggi si vedono i primi effetti positivi" ma "l'amianto rimane un'emergenza ambientale e sanitaria che richiede urgenti interventi di prevenzione, eliminando esposizioni residuali all'amianto ancora presenti". "L'Iss - conclude il presidente Rocco Bellantone - continuerà a contribuire alle attività di ricerca e alla sorveglianza epidemiologica, nonché alla definizione di strumenti per il rilevamento e all'implementazione di azioni preventive".
  

Commenti

I Correlati

Condotto dall'Enea. Biomolecole ne inibiscono la proliferazione

Lo studio, finanziato con fondi PNRR è realizzato in collaborazione con la Fondazione Policlinico San Matteo IRCCS, CNAO, l’Istituto dei Tumori di Napoli e l’Ospedale Universitario di Sassari

Andrea Riccardo Filippi, Direttore della Struttura Complessa Radioterapia; Isacco Montroni, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale Oncologica del Colon-Retto; Piergiorgio Solli, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Tora

L’Italia tra i 14 Paesi europei coinvolti nel progetto europeo sulla Teranostica

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

Condotto dall'Enea. Biomolecole ne inibiscono la proliferazione

Iss: "Tra 2010 e 2020 1.545 decessi l'anno, calano tra under50"

Lo studio, finanziato con fondi PNRR è realizzato in collaborazione con la Fondazione Policlinico San Matteo IRCCS, CNAO, l’Istituto dei Tumori di Napoli e l’Ospedale Universitario di Sassari

La ricerca sta focalizzando l’attenzione sul microbiota intestinale, il suo disequilibrio alla base di complicanze e minor risposta al trattamento