Studio australiano. I fattori di rischio sono fumo e alcol
Bere caffè durante la gravidanza può non essere dannoso quanto finora ritenuto. Una nuova ricerca australiana ha escluso legami tra il suo consumo e uno stentato sviluppo neurologico del nascituro. Mentre gli studiosi dell'Università del Queensland, guidati dalla ricercatrice Gunn-Helen Moen dell'Istituto di ricerca biomolecolare, raccomandano che le donne continuino a seguire l'opinione medica corrente, il loro studio indica che molte ricerche passate possono aver portato a risultati attribuibili ad altri fattori non considerati, come il fumo o l'alcool durante la gravidanza. Lo studio, pubblicato sul sito dell'Università, conferma inoltre che anche il peso del neonato, un aborto spontaneo o una morte fetale, non sono correlati al consumo di caffè.
Aletheia,14% delle calorie assunte viene da alimenti trasformati
"Più che di dieta dobbiamo parlare di piano alimentare. Sembra una banalità, ma la differenza è sostanziale. Il compito di un nutrizionista è quello di proporre al paziente uno stile di vita che duri nel tempo"
Il tema scelto dalla FAO per il 2024 è "Il diritto al cibo per una vita e un futuro migliori". Questo tema pone l'accento sull'accesso universale ad un cibo nutriente, sicuro e sostenibile
Oltre 50 istituti in tutta Italia coinvolti in un percorso di educazione alimentare e agli stili di vita
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
La riforma prevede l'abolizione del numero chiuso al primo semestre, consentendo l'iscrizione aperta per tutti gli aspiranti medici senza sostenere i test d’ingresso
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Le tabelle inviate a Bruxelles indicano 880 milioni nel 2025. Il ministero dell'Economia smentisce: Sono 2,3 miliardi in più
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