Leuzzi: “La fenilchetonuria con una frequenza di un caso su 8.000 nati (in Italia) è la più comune malattia metabolica ereditaria”
L’interessamento del sistema nervoso è "comune alla maggior parte delle malattie metaboliche ad esordio infantile, una percentuale molto rilevante delle quali ha una presentazione ed una evoluzione clinica esclusivamente neurologiche". E questo "viene confermato anche per molte malattie al centro dei programmi di screening neonatale". Lo spiega il professor Vincenzo Leuzzi oggi a Montesilvano, in provincia di Pescara, al 14esimo Congresso nazionale della Società italiana per lo studio delle malattie metaboliche ereditarie e lo screening neonatale-SIMMESN. Intervenendo ai lavori congressuali in plenaria in sala Abruzzo, intitolati "Malattie metaboliche emergenti in neurologia", Leuzzi cita il caso della "fenilchetonuria, che con una frequenza di un caso su 8.
Offre nuovi strumenti per controllare attacchi di panico e ansia
Gli esperti sono comunque cauti: "Sicuramente non tutti i malati potranno beneficiare di questo trattamento"
UniCamillus, oggi 99,6% dei piccoli trattato nel modo sbagliato
Focus anche sul trattamento innovativo e riabilitativo
Diminuiscono le probabilità di avere almeno due patologie assieme
"Nel mondo reale rallenta la malattia nel 50% dei pazienti"
Zooprofilattico Venezie, più vigilanza sui rischi biologici
Ha effetti positivi sui grassi e gli zuccheri nel sangue
La Circolare Inps 29 maggio 2019, n. 78, riepiloga i principi essenziali dell’istituto, specie in ordine alle modalità di calcolo dell’onere che si deve sostenere e su come provare l’esistenza del rapporto di lavoro
Di Silverio: "Dopo 15 anni di costanti disinvestimenti nella Sanità pubblica si danno ai medici 14 euro in più al mese". Schillaci: “Personale viene da decenni di turni massacranti e burnout”
I pazienti trattati hanno perso in media il 15,7% del peso corporeo rispetto al 2,2% di chi assumeva un placebo. Inoltre, migliora i sintomi di insufficienza cardiaca, questo include una riduzione delle limitazioni fisiche
Lo afferma uno studio italiano pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of Allergy and Clinical Immunology e sul Journal of Allergy and Clinical Immunology
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