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Schillaci, flat tax al 15 per cento sulle indennità di specificità dei medici per far salire gli stipendi

Professione Redazione DottNet | 04/10/2024 16:16

Di Silverio (Anaao): Un segnale concreto di voler tornare ad investire sul professionista. Giuliano (Ugl): Chiediamo però uno sforzo perché i vantaggi fiscali vengano estesi alla totale platea dei professionisti del settore

"Con la prossima manovra intendiamo finalizzare ulteriori risorse per programmare nuove assunzioni e per pagare meglio chi già lavora alle dipendenze del servizio sanitario. Una delle ipotesi concrete che ho già presentato al ministro Giorgetti riguarda la tassazione al 15% delle indennità di specificità per dare ulteriore ossigeno alle buste paga". Così il ministro della salute Orazio Schillaci, intervenendo all'Assemblea della Federazione europea dei medici dipendenti (Fems), spiegando un'ipotesi di lavoro che va incontro alle richieste del sindacato Anaao Assomed di una flat tax sull'indennità di specificità, oggi è pari al 43%.

"Per noi quest’anno è importante che in manovra ci siano le risorse adeguate per avere un piano pluriennale di assunzioni di personale medico e sanitario negli ospedali e per far sì che ci sia un maggior numero di operatori nel servizio sanitario pubblico.

Insieme a questo la priorità è quella di pagare meglio chi lavora nel Ssn: in particolare abbiamo a cuore che venga tassata in maniera minore l’indennità di specificità di tutti gli operatori che lavorano del sistema pubblico. Quindi una flat tax, come è stato già fatto per le ore di straordinario nel decreto legge sulle liste d’attesa", ha precisato Schillaci. "Il ministro Giorgetti sta cercando le risorse per fare una finanziaria che sia utile per il Paese - ha detto ancora Schillaci -. Ovviamente non è solo un problema economico - ha aggiunto -, bisogna agire per una medicina più moderna, al passo con i tempi. Non è un problema solo italiano ma mondiale: i giovani medici hanno grandi aspettative e anche esigenze diverse rispetto al passato. Bisogna intercettare i loro desideri, avere un sistema con meno burocrazia e più possibilità di fare carriera".

"Una richiesta che avanziamo da tempo - ha commentato Pierino Di Silverio, segretario nazionale del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed - Un segnale concreto di voler tornare ad investire sul professionista. Un inizio per dire ai medici e ai dirigenti sanitari: 'crediamo in voi e nel vostro lavoro ordinario e non solo straordinario'. Un passo avanti verso quel cambio di paradigma che passa anche attraverso un lavoro più flessibile più remunerativo e più attrattivo". "L’inserimento di una flat tax del 15% sull’indennità di specificità dei medici, oggi al 43%, è stata prospettata come ipotesi concreta dal Ministro della salute Orazio Schillaci. È una ottima notizia che, se confermata poi nella Manovra, darebbe ragione ad una nostra richiesta, formulata da tempo, in cui proponevamo un’aliquota unica del 10%, per andare a incrementare gli emolumenti degli operatori sanitari" dichiara in una nota Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale dell'UGL Salute. "Chiediamo però uno sforzo perché i vantaggi fiscali vengano estesi alla totale platea dei professionisti del settore. Le difficoltà che attraversa la sanità italiana si possono affrontare solo con una equa redistribuzione delle risorse tra tutti i protagonisti in campo. Premiare una sola parte, lasciando tanti lavoratori indietro, non avrebbe senso. Così come siamo convinti che nella Manovra dovranno essere comprese le risorse per potenziare gli organici per risollevare la sanità italiana e dare ai cittadini la certezza di cure ed assistenza adeguate" conclude il sindacalista.

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