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Al via la seconda edizione di Agevity il forum dedicato alla valorizzazione della longevità

Sanità pubblica Redazione DottNet | 24/09/2024 13:43

L’Italia si conferma uno dei Paesi più longevi al mondo: nell’arco di venti anni, l’età media della popolazione è aumentata da 42,3 anni al 1° gennaio 2004 a 46,6 anni al 1° gennaio 2024

200 speaker dal mondo istituzionale, accademico, associativo e imprenditoriale, riuniti a Milano, presso l’Università Bocconi, per AGEVITY 2024, la due giorni che ha l’obiettivo di stimolare il dialogo sulla longevità e orientare iniziative di sistema a suo sostegno.  AGEVITY 2024: Longevità, Società, Economia, Futuro costituisce la prima piattaforma di confronto tra imprese, istituzioni, sistema formativo e della ricerca e cittadini sul tema della longevity economy in Italia e nello scenario globale, promossa da Assolombarda e dal Silver Economy Network, con l’obiettivo di promuovere un confronto nazionale e internazionale a favore della longevità quale elemento chiave per far fronte agli scenari dettati dalla transizione demografica in atto.

 ’Italia rappresenta uno dei Paesi più longevi al mondo, grazie alla crescita dell’aspettativa di vita alla nascita, che nell’ultimo trentennio è cresciuta di ben 4 anni.

Anche grazie a questo trend positivo gli over 55 – che costituiscono la longevity economy – oggi rappresentano quasi il 40% della popolazione (23,5 su 58,9 milioni al 1° gennaio 2024), secondo i dati Istat.  L’indice di dipendenza degli anziani, ovvero il rapporto tra la popolazione di 65 e più anni e quella di 15-64 anni, continuerà a crescere e pertanto è sempre più necessario lavorare su politiche in grado di promuovere un migliore equilibrio tra generazioni, prevenzione e salute. L’Ageing Report 2024, recentemente pubblicato dalla Commissione Europea, sottolinea l’importanza di investire in prevenzione sia per ridurre i costi associati all’invecchiamento della popolazione sia per garantire la sostenibilità del sistema socio-economico; uno scenario che richiederà maggiori tassi di partecipazione al lavoro, per giovani e senior.

"La transizione demografica è un grande motore di cambiamento per le economie globali. L’Unione Europea, così come l’Italia, vedrà da oggi al 2050 un costante incremento delle fasce di popolazione al di sopra dei 55 anni, con una riduzione della popolazione più giovane, e l’Italia non è da meno. Si tratta però di un fenomeno fisiologico che deve essere affrontato con un approccio sistemico e programmatico, che guardi verso un futuro in cui sarà necessario potenziare i livelli di prevenzione, salute e socialità, riducendo allo stesso tempo l’isolamento, la disoccupazione, la povertà. Parliamo di longevità per stimolare un ragionamento comune tra sistema pubblico e privato, terzo settore, società scientifiche e cittadini, per allineare la visione di un Paese che deve lavorare su una cultura volta alla collaborazione e su un’agenda che porti il concetto di longevità e sostenibilità demografica in tutte le politiche. Come sistema industriale dobbiamo collaborare con il mondo scientifico per offrire nuove soluzioni e stimolare una filiera nazionale della longevità. Lo stesso devono fare le Istituzioni, programmando investimenti reali che possano sostenere la rete di servizi sociali, dalla tutela della non autosufficienza negli anziani, fino al sostegno rivolto ai giovani, che rappresentano il futuro di questo Paese" ha commentato la Presidente del Silver Economy Network, Mariuccia Rossini.

"Il tema della longevità rappresenta una sfida cruciale per il nostro sistema economico e sociale, ma è al tempo stesso un’opportunità - ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. In Lombardia gli over 55 sono il 38,9% della popolazione totale, in linea con la media italiana (39,8%). Visto il sensibile aumento dell’età media, dobbiamo ripensare i modelli produttivi, lavorativi e di welfare per adattarli a una popolazione sempre più longeva, creando nuovi spazi per l'innovazione. La cosiddetta "longevity economy" può diventare un pilastro strategico per la crescita economica, stimolando investimenti in settori come la salute, il benessere, le tecnologie per l’assistenza, la formazione continua. Ambiti in cui, peraltro, le startup e le imprese guidate da giovani possono giocare un ruolo chiave. Questo approccio consentirà di valorizzare le competenze dei lavoratori più esperti, promuovere la collaborazione intergenerazionale e garantire una società inclusiva e sostenibile. Lavorare insieme, pubblico e privato, in una visione integrata, sarà fondamentale per fare della longevità un motore di sviluppo per il futuro del nostro Paese e di Milano. Con AGEVITY, infatti, la città mira a diventare un punto di riferimento internazionale per l'economia della longevità".

Rappresentanti del Parlamento, Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Regioni ed Enti Locali, Università, Società Scientifiche, Centri Ricerca, Enti del Terzo Settore, Associazioni, Associazioni industriali e Imprese, si sono confrontati sulle priorità e prospettive per la salute pubblica e le strategie nazionali per la promozione della longevità per tutte le generazioni.

Il Rettore dell’Università Bocconi, Francesco Billari, ha aggiunto: "Per l’Italia in particolare le politiche devono considerare la longevità, la compresenza di più generazioni e l’aumento della quota di anziani come una sfida, che deve generare opportunità. Rimane necessaria la convergenza dell’università e della ricerca, delle aziende, del settore pubblico e del non profit".

Tra le priorità, la salute si conferma come elemento cardine che richiede particolare attenzione e investimenti, al fine di garantire una vita longeva, attiva, sana e di qualità. È necessario, perciò, implementare politiche e servizi per la prevenzione e promozione della salute se si considera che oggi il 42% degli over 75 convive con 3 o più malattie croniche, e il 70% ha stili di vita a rischio (dati Osservatorio Salute IQVIA) e lavorare sulla promozione di una cultura della longevità, che parta dalla prevenzione, dal benessere e dalla life-long health, a vari livelli istituzionali, grazie a strategie di sensibilizzazione delle imprese, dei professionisti sanitari e dei singoli cittadini.

L’investimento in queste aree, specie se si guarda agli attuali livelli di spesa del Servizio Socio-Sanitario Regionale, deve quindi crescere e adeguarsi al cambiamento attuale e prospettico della società. Dall’incremento delle risorse per la prevenzione sarà sempre più necessario concentrarsi sulla diffusione di una cultura della prevenzione, a vari livelli istituzionali, grazie a strategie di sensibilizzazione delle imprese, dei professionisti sanitari e dei singoli cittadini. Una sfida che tocca temi di fondamentale importanza e richiede la partecipazione attiva di tutta la società, dai giovani ai senior.

In tal senso, per sostenere l’importanza della prevenzione e diffondere la cultura della salute a favore di tutte le generazioni, il progetto Longevity Square di AGEVITY va a promuovere attività di screening e check-up in collaborazione con la LILT – Milano Monza Brianza, HealthyVirtuoso, Centro Diagnostico Italiano e IRCCS Ospedale San Raffaele. Il progetto punta alla valorizzazione dei corretti stili di vita, come il movimento, per essere sani e longevi, e intende promuovere la prevenzione oncologica a favore dei cittadini, partendo dalla comunità degli oltre 15 mila studenti iscritti in Bocconi.

Nella sessione plenaria che chiuderà il Forum, il 25 settembre alle ore 16, sarà presentato "Scenario Longevità. Rapporto 2024", seconda edizione della ricerca del Silver Economy Network, sviluppata con la collaborazione di Assolombarda, Lattanzio KIBS e IQVIA, che condividerà non solo un prospetto sui trend demografici e generazionali, ma esplorerà le tendenze socioeconomiche e le abitudini di consumo – attuali e prospettiche – su 5 verticali: coesione sociale, stato di salute, digital health, mental health e occupazione.

Sarà inoltre aperto il confronto allo scenario globale, grazie al coinvolgimento dell’OCSE e di importanti centri di ricerca dal Giappone – Tsukuba University, Tokyo Institute of Technology, Osaka University – che porteranno la visione globale su politiche e approcci innovativi per il governo della transizione demografica.

Importante partecipazione, quest’anno, quella del Giappone, Paese che, insieme al nostro, detiene il primato della popolazione più longeva al mondo e condivide una particolare attenzione verso le dinamiche legate al fenomeno dell’ageing society: a chiudere i lavori della due giorni, domani, sarà l’Ambasciatore Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka che ha dichiarato "Silver Economy e diplomazia scientifica saranno temi centrali per il Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka. La longevità è una sfida cruciale per le società avanzate come Italia e Giappone. L'Italia è infatti il Paese dell'UE con il più alto indice di anzianità della popolazione, e in Giappone il numero di persone sopra i 65 anni ha raggiunto la cifra record di 36,25 milioni, pari al 29,3% della popolazione. Con questi numeri la longevità è anche un’opportunità per molti nostri settori produttivi. Il Padiglione Italia sarà un luogo di confronto per proporre modelli e soluzioni per le società del futuro, rafforzando la cooperazione con il Giappone in campo farmaceutico, scientifico, tecnologico, della domotica e delle scienze della vita".

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