In occasione della Giornata Mondiale del Cuore (29 Settembre), la Fondazione Italiana per il Cuore lancia la campagna puntando i riflettori sull’aderenza terapeutica
Quanto è importante seguire le terapie? E quanto può incidere sulla salute del cuore? E’ questa la domanda al centro della nuova campagna della Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC) in occasione della Giornata Mondiale del Cuore per sensibilizzare la popolazione sul concetto di aderenza terapeutica, un termine che racchiude anche un vero e proprio impegno verso la propria salute e qualità della vita.
"Se la parola aderenza fa pensare di essere legati a qualcosa, in medicina si traduce nel concetto di aderenza terapeutica, che va oltre il gesto di seguire passivamente le istruzioni del medico, perché implica un legame forte e consapevole con il proprio percorso di cura. Non è, cioè, solo questione di "prendere correttamente le medicine prescritte", ma anche quella di comprendere che ogni scelta e ogni comportamento contribuiscono a migliorare la propria salute perché aderenza significa anche adottare e mantenere stili di vita salutari ed eseguire controlli medici regolari. Proprio per evidenziare l'importanza di questo impegno - interviene Emanuela Folco, Presidente FIPC – siamo molto orgogliosi che il Ministero della Salute abbia pubblicato il documento redatto da un tavolo di lavoro composto da 43 membri dell’'Alleanza Italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari, e coordinato da FIPC, focalizzato proprio sulla tematica dell’aderenza terapeutica dal titolo "Aderenza terapeutica: analisi critica e prospettive per un percorso efficace di cura delle malattie cardio-cerebrovascolari" Nel documento viene sottolineato come una scarsa aderenza alle terapie riduca drasticamente l'efficacia dei trattamenti, portando ad un aumento della mortalità e delle complicanze legate alle malattie cardiovascolari, oltre che un aumento della spesa sanitaria.
Il successo della procedura non dipende dal tipo di energia utilizzata per l'ablazione come dimostrano i recenti studi. "Pensiamo, quindi, che più di energia sia una questione di strategia"
Con uso tempestivo +50-70% di sopravvivenza ad arresto cardiaco
Allo stroke sopravvivono 45mila pazienti, che si trovano però a fare i conti con deficit motori (il 40% di loro) e cognitivi (più del 50%)
È un dispositivo temporaneo, utile soprattutto nei bambini
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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