I 5 consigli per sentirsi rigenerati e pronti ad affrontare al meglio la quotidianità dopo la pausa estiva
I 5 consigli per sentirsi rigenerati e pronti ad affrontare al meglio la quotidianità dopo la pausa estiva
Il rientro dalle vacanze genera di solito emozioni contrastanti: da un lato, c'è il desiderio di ritrovare la propria routine quotidiana, ma dall'altro, l'idea di riprendere le attività e le responsabilità abituali può diventare fonte di stress. Il brusco passaggio dal relax al tran-tran di tutti i giorni, sommato a responsabilità lavorative e personali, possono innescare sensazioni di ansia, tristezza, irritabilità, fatica e tensione. Secondo i dati Istat, si stima che lo stress da rientro colpisca circa il 35% della popolazione, con maggior incidenza tra i 25 e i 45 anni e coloro che svolgono attività lavorative ad alto contenuto intellettuale.
Durante le vacanze, tendiamo infatti ad allontanare le preoccupazioni quotidiane e i pensieri che generano ansia, per immergerci in uno stato di completa serenità e rilassamento. Tuttavia, al rientro nella routine quotidiana, siamo improvvisamente chiamati a riadattare la nostra attenzione agli impegni familiari, lavorativi o scolastici che caratterizzano la nostra vita di tutti i giorni. Per superare la cosiddetta sindrome da rientro, detta anche back-to-work blues, ed esseri pronti a inaugurare un nuovo anno lavorativo con entusiasmo e voglia di fare, la dott.ssa Cupperi, psicologa suggerisce alcuni semplici comportamenti per riprendere i ritmi abituali:
1. Concedersi un periodo di adattamento: non è necessario tornare immediatamente alla frenesia quotidiana. Cercare di pianificare il rientro in modo da avere uno o due giorni per riorganizzarsi, riprendendo gradualmente i ritmi. Ritagliarsi dei momenti di pausa un po’ più lunghi è fondamentale così da consentire a corpo e mente di riabituarsi ai ritmi lavorativi, decisamente differenti da quelli delle ferie e organizzare il lavoro con intelligenza senza caricarsi subito di troppi impegni. Creare una lista di priorità e affrontare i compiti uno alla volta, può aiutare a prevenire il senso di sopraffazione dalla mole di lavoro accumulata
2. Mantenere uno stile di vita sano: integrare nella propria routine qualche elemento che ci ha fatto sentire bene durante le vacanze, come una passeggiata serale, la lettura di un buon libro o la preparazione di un piatto speciale. Piccoli gesti possono aiutare a mantenere una connessione con il senso di benessere sperimentato in ferie. Praticare attività fisica dicendo addio alla sedentarietà e curare il nostro sonno ri-abituandosi al solito ritmo sonno sveglia.
3. Coltivare le relazioni: restare in contatto con le persone conosciute in vacanza e ritrovare quelle che abbiamo lasciato in città. Stare in compagnia di amici e persone care può aiutare a superare lo stress da rientro così come coltivare la gratitudine focalizzandosi sugli aspetti positivi della quotidianità e delle vacanze appena trascorse. La gratitudine può aiutare a ridurre lo stress, migliorando l’umore.
4. Self care: lo stress post-vacanze può essere ridotto con semplici pratiche di auto-cura. Il prendersi cura di sé attraverso pratiche come lo yoga, meditazione o anche semplicemente un po' di tempo dedicato a un hobby possono fare una grande differenza. Inoltre essere pazienti con sé stessi è fondamentale soprattutto i primi giorni quando si è un po’ fuori forma. Accettare queste sensazioni senza giudicarle e senza pretendere troppo da noi stessi è un passo importante per superare questa fase in modo sereno.
5. Avvalersi di supporto psicologico se necessario: se però ci rendiamo conto che i sintomi di ansia e depressione al rientro dalle vacanze estive non ci consentono di vivere serenamente, parlare con uno psicologo può essere d’aiuto per ritrovare il proprio equilibrio emotivo.
Ritornare alla propria quotidianità dopo le vacanze può essere quindi molto impegnativo, ed è fondamentale comprendere le proprie emozioni e ciò che davvero ci disturba. Un terapeuta potrà sostenerci proprio in questo, aiutandoci a mettere a fuoco le cause profonde della sindrome da rientro e a capire come far sì che non incidano sulla nostra vita, supportandoci nello sviluppare strategie efficaci per affrontare lo stress lavorativo, migliorare le relazioni interpersonali, favorendo il benessere emotivo sia nella vita privata che professionale.
Sostenere le persone e i dipendenti attraverso una serie di servizi ad alto valore inserendoli nei programmi di welfare aziendale, rappresenta un gesto concreto da parte delle aziende per il benessere collettivo. Il welfare aziendale, oggi, va ben oltre i tradizionali fringe benefits, includendo servizi che promuovono il benessere fisico e mentale dei lavoratori. Le aziende che investono in questi programmi non solo migliorano la soddisfazione e la fedeltà dei propri dipendenti ma attraggono anche nuovi talenti.
Secondo il VII Rapporto Censis-Eudaimon, l'82,8% degli italiani è più attento al proprio benessere psicofisico rispetto al passato. Pertanto, implementare servizi di welfare che rispondano a queste esigenze può contribuire significativamente al successo aziendale, creando un ambiente lavorativo più sano e produttivo. La promozione della salute psicologica, insieme a quella fisica, deve essere ritenuta una base essenziale delle strategie aziendali per valorizzare il capitale umano e aumentare, al contempo, la produttività del business.
"Il rientro dalle vacanze non deve essere visto come una brusca fine del divertimento ma piuttosto come un'opportunità per portare nella nostra vita quotidiana ciò che ci ha fatto stare bene." aggiunge la Dott.ssa Cupperi.
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