Canali Minisiti ECM

Dai calcoli renali alla sicurezza, le bufale sull'acqua di casa svelate dall'Iss

Nutrizione Redazione DottNet | 16/07/2024 20:42

L'acqua del rubinetto è sicura, i parametri rispettati al 99%

 Dal rischio di calcoli renali all'assenza di controlli, fino alla necessità di apparecchi di trattamento. Le false credenze sull'acqua del rubinetto sono tanti e duri a morire. In occasione della presentazione del suo primo rapporto, il Centro nazionale per la sicurezza delle acque (CeNSiA) dell'Istituto Superiore di Sanità, ha voluto sfatarne alcune di esse. Una delle più diffuse è che essere 'buona' l'acqua del rubinetto deve essere priva di ogni sostanza chimica. "È vero il contrario", precisa l'Iss. "L'acqua contiene molte sostanze chimiche vantaggiose per la salute; eliminarle provocherebbe la riduzione di apporto di elementi essenziali".

È falsa anche la credenza che l'acqua del rubinetto faccia venire i calcoli. "La formazione dei calcoli dipende in molti casi da una predisposizione individuale oppure familiare. Il calcio è essenziale per la nostra salute e ne va ridotta l'assunzione se è un medico a prescriverlo", spiega l'Iss.Da sfatare anche la convinzione che l'acqua di casa non sia sicura. "È sicura per la salute come lo è bere acqua minerale naturale perché in tutti casi l'assenza di rischi per i consumatori è garantita dai controlli previsti dalla normativa".

Per questa ragione, può essere usata sia dalle donne in gravidanza sia per i bambini piccoli. "Sia l'acqua di rubinetto che le acque in bottiglia sono sicure e adatte ad essere consumate in gravidanza ed allattamento". Inoltre, per i bambini "in fase di svezzamento, si può utilizzare anche l'acqua del rubinetto per la preparazione del latte in formula, delle pappe, e per idratare il bambino", chiarisce l'Iss. Falsa è anche l'idea che per rendere sicura l'acqua del rubinetto vada installato in casa un apparecchio di trattamento e che al ristorante si debba evitare di chiedere acqua del rubinetto: anzi, la normativa incentiva questa pratica.

Secondo l'Istat, un italiano su tre non si fida, ma l'acqua potabile che arriva nelle nostre case è sicurissima: nel 99,1% dei casi rispetta i parametri sanitari microbiologici e chimici e nel 98,4% è conforme agli indicatori di qualità che non sono direttamente correlati alla salute, ma che potrebbero per esempio influire su sapore, odore o colore   "Dai dati che abbiamo raccolto emerge che l'acqua potabile è sicura e controllata capillarmente nel tempo in tutto il Paese, conforme quasi nel 100% dei casi ai parametri di legge e con una gestione sicura delle non conformità", afferma il presidente dell'Iss Rocco Bellantone.     Il rapporto ha esaminato i risultati di oltre 2,5 milioni di analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche condotte in 18 Regioni e Province Autonome tra il 2020 e il 2022.    Secondo l'analisi, la qualità dell'acqua è elevata in tutto il Paese: tutte le Regioni hanno mostrato percentuali di conformità superiori al 95% e, in ogni caso, sempre sicure dal punto di vista della prevenzione sanitaria. I punteggi migliori si registrano in l'Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto.

    Per quel che riguarda i campioni che non rispettano gli standard, si tratta di tracce "episodiche e circostanziate" a livello locale di contaminazioni microbiologiche (per esempio, la presenza di batteri come l'Escherichia coli), ambientali (come infiltrazioni) o, il alcune aree limitate, la presenza oltre il limite di sostanze come il fluoro e arsenico. In tutti i casi, però, sottolinea il rapporto il sistema ha gestito il problema garantendo la salute dei cittadini.  La pubblicazione del rapporto è il primo passo verso la costruzione di un’anagrafe dell’acqua, con l’obiettivo di mettere a disposizione dei cittadini tutti i dati sulle caratteristiche dell’acqua potabile nella propria zona. In tal modo i cittadini “potranno conoscere l’origine e la qualità della propria acqua di rubinetto, a partire dalle risorse idriche prelevate dagli ambienti naturali fino al loro rubinetto ed evidenziando tutte le misure di protezione e controllo applicate”, spiega il direttore del CeNSiA Luca Lucentini che si è detto fiducioso che l’applicazione della nuova normativa produrrà a breve un ulteriore miglioramento della qualità delle acque.

“Nel settore delle acque destinate al consumo umano l’Italia rappresenta un modello di prevenzione e risposta, presentato come riferimento anche nella Conferenza mondiale sull’acqua di New York 2023”, ha ricordato il direttore generale dell’Iss Andrea Piccioli. In occasione della pubblicazione del rapporto l’Iss ha reso disponibile un video e un sito dedicato con tutte le informazioni utili sull’acqua, sul suo ‘viaggio’ dal punto dove viene prelevata fino al rubinetto di casa e sulla sua importanza per la salute.

Commenti

I Correlati

Allattamento, oltre le diseguaglianze

Nutrizione | Redazione DottNet | 26/09/2024 17:04

Continua l’impegno dei neonatologi italiani per migliorare il sostegno alla triade mamma-papà-neonato

Diminuiscono le probabilità di avere almeno due patologie assieme

La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight

Lo rivela uno studio dell'Università di Oxford, presentato alla conferenza della Società Europea di Cardiologia a Londra

Ti potrebbero interessare

La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight

I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D

Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid

La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno

Ultime News

Pene più severe in caso di danneggiamento alle strutture sanitarie e socio-sanitarie

Fanno da apripista Lazio, Toscana e alcune Asl della Campania, dove in molti studi sono già iniziate le chiamate per le somministrazioni

Prudenzano: "La facciamo quotidianamente per la classe di farmaci Fans o i Triptani, e quindi ci possiamo aspettare risultati simili e ottimali anche passando da un anticorpo monoclonale all'altro"