Canali Minisiti ECM

Da oggi entra in vigore l'autonomia differenziata: aumenterà il divario Nord-Sud

Sanità pubblica Redazione DottNet | 12/07/2024 20:28

Cartabellotta (Gimbe): "La norma amplificherà le inaccettabili diseguaglianze regionali", Fnomceo: “Il rinnovamento si accompagni a certezze e sicurezza sociale, sostenendo il Ssn”

Oggi 13 luglio entra in vigore la legge sull'autonomia differenziata, ma le iniziative avviate da varie Regioni per fermarla, mostrano quanto sia importante riflettere attentamente sulle conseguenze di questa legge anche per la tutela della salute delle persone sancita dalla Costituzione. Infatti, in un contesto di grave crisi di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), l'attuazione di maggiori autonomie in sanità da un lato amplificherà le inaccettabili diseguaglianze regionali, dall'altro rischia di sovraccaricare i servizi sanitari delle Regioni del Nord con aumento dei tempi di attesa e peggioramento della qualità dell'assistenza sanitaria per i propri residenti".  Lo afferma su X il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta.  In sanità, sottolinea, "l'autonomia differenziata legittimerà normativamente il divario tra Nord e Sud, violando il principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini nel diritto alla tutela della salute e assesterà il colpo di grazia al Ssn.

 Peraltro, andando in direzione ostinata e contraria al Pnrr, il cui obiettivo trasversale è quello di ridurre le diseguaglianze regionali e territoriali e di rilanciare il Mezzogiorno".

Fnomceo invita “il Governo, impegnato nell’attuazione delle nuove disposizioni di legge, ad ascoltare il Paese che chiede che il rinnovamento si accompagni a certezze e a sicurezza sociale, evitando il rischio di un’ulteriore deriva del nostro servizio sanitario nazionale”. E invoca “una norma che rafforzi il ruolo del Ministero della Salute proprio per bilanciare, nel nuovo scenario, le istanze dell’autonomia con la garanzia uniforme della qualità e della competenza”.

Due gli aspetti che, in particolare, preoccupano i medici: il primo, la materia della Salute, sulla quale molte Regioni hanno espresso l’intenzione di richiedere l’autonomia legislativa. Il secondo, la devolution delle Professioni, materia che è indipendente dalla definizione dei Lep e può quindi essere richiesta subito, prima degli appositi accordi previsti per le 23 materie regolamentate dalla Legge, come è già accaduto, ad esempio, per il Veneto. Da qui la richiesta di sostenere il ruolo del Ministero della Salute quale garante del principio costituzionale del diritto alla tutela della salute stessa: la facoltà delle Regioni ad autodeterminarsi con interventi mirati ed efficaci non deve, infatti, in alcun modo limitare in termini di universalità e di equità il diritto alla salute dell’individuo. E, allo stesso modo, la necessità di prevedere una regolamentazione delle professioni sanitarie che veda il Ministero della Salute, organo vigilante, come punto di riferimento certo, garante degli standard qualitativi.

Netta la contrarietà del Consiglio nazionale Fnomceo “riguardo all’ipotesi di devoluzione alle Regioni della normativa sulle professioni, e per quanto ci riguarda sulle professioni sanitarie, in quanto la giurisprudenza costituzionale ha da tempo chiarito che l’argomento “professioni” consta invero di una serie di materie tutte imprescindibilmente rimesse alla potestà legislativa statale in via esclusiva, senza spazio per la potestà legislativa regionale”.

I componenti del Consiglio Nazionale della FNOMCeO danno dunque mandato al Presidente e al Comitato Centrale di “sostenere con forza” le indicazioni contenute nella mozione. Da parte loro, si impegnano “a sostenere l’operato del Presidente e del Comitato Centrale nell’attuazione del mandato ricevuto, operando nelle proprie realtà locali per sostenere, nell’attuazione delle norme sull’autonomia differenziata, la realizzazione di modelli assistenziali in grado di attuare con efficacia i principi costituzionali di tutela del cittadino”.

“Il secondo Rapporto Fnomceo-Censis, che abbiamo presentato durante il Convegno “Dall’economia al primato della persona” – commenta il Presidente della Fnomceo Filippo Anelli – ha fatto emergere un dato chiarissimo: è ancora profondo l’amore degli italiani per il Servizio sanitario che considerano un vero e proprio tesoro nazionale, così come resta inscalfibile il legame fiduciario tra medici e cittadini. Il 91,7% degli italiani è molto orgoglioso della sanità per tutti, universalista. Sanità che è al primo posto, con oltre il 65% delle preferenze, tra le priorità sulle quali investire. Del resto, lo stesso rapporto indica differenze accentuate a livello regionale nelle assunzioni di medici e negli investimenti sul personale. Per questo abbiamo chiesto di ascoltare il paese che chiede di salvaguardare il nostro SSN, elemento foriero di salute ma anche di sviluppo e coesione sociale”.

L’autonomia differenziata – afferma Anelli intervistato da Fnomceo Tg Sanità – è un argomento molto sentito dagli Ordini. Le Professioni sono la spina dorsale del Paese, sono elemento essenziale per rendere possibile la garanzia dei diritti che con le loro competenze tutelano. Chiediamo al Governo di riflettere e di non dare alle Regioni questa delega sulle Professioni, che riteniamo debbano essere di esclusiva competenza statale”.

Commenti

I Correlati

L’insoddisfazione è legata principalmente alla difficoltà di accesso alle visite mediche, ma non mette in discussione la fiducia nei confronti degli operatori sanitari

Il presidente dell'Ordine Magi alla manifestazione nazionale di Uap: "Croce verdi fondamentali durante il Covid ma per esami e prestazioni sanitarie occorre vigilare"

Prevista la reclusione fino a 5 anni e multe fino a 10 mila euro per chi danneggia beni negli ospedali. Schillaci: "Abbiamo mantenuto un impegno preso con chi ogni giorno si dedica alla cura dei cittadini e non merita di essere oggetto di violenza”

Dermatologia, gastroenterologia, oculistica, neurologia, nefrologia, ematologia, radiologia, chirurgia ortopedica, fisiatria, psicologia sono tra le branche direttamente coinvolte dalle malattie reumatiche che possono colpire l’organismo

Ti potrebbero interessare

Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso

I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri

Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"

"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"

Ultime News

Gli over 65 sono attualmente 14 milioni, destinati a diventare 19 entro il 2050

"Davanti al menefreghismo del mondo accademico nei confronti delle normative vigenti con l'unico obiettivo di mantenere lo status quo, Anaao Assomed è pronta a portare in tribunale tutte le università e i professori"

L’insoddisfazione è legata principalmente alla difficoltà di accesso alle visite mediche, ma non mette in discussione la fiducia nei confronti degli operatori sanitari

Report, 7 decessi segnalati ma non è provata la relazione