
Gli uomini che assumevano terazosina, doxazosina e alfuzosina mostravano un rischio significativamente minore (37%) di sviluppare la demenza con Corpi di Lewy
Uno studio pubblicato sulla rivista Neurology ha trovato un'inedita correlazione tra 3 farmaci utilizzati per trattare i sintomi causati dall'ingrossamento della prostata e un rischio minore di sviluppare la demenza a Corpi di Lewy, una malattia neurodegenerativa che può causare problemi di memoria e cognizione, difficoltà motorie e, nei casi più gravi, allucinazioni.
I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 600.000 uomini che assumevano vari tipi di farmaci per la prostata. Hanno seguito questi pazienti per circa 3 anni, osservando quanti di loro sviluppavano la demenza a Corpi di Lewy. La scoperta più interessante è emersa confrontando 3 farmaci specifici (terazosina, doxazosina e alfuzosina) con altri comunemente usati per la prostata.
Gli scienziati intendono ora estendere lo studio anche alle donne. Sebbene i farmaci per la prostata siano principalmente usati dagli uomini, è importante capire se l'effetto protettivo contro la demenza possa essere applicabile a entrambi i sessi. Questa nuova fase della ricerca potrebbe fornire preziose informazioni sulla prevenzione della demenza in generale. I ricercatori dovranno anche considerare le possibili imprecisioni legate alla diagnosi della demenza con corpi di Lewy, un fattore che potrebbe aver influenzato i risultati dello studio. Ma nonostante queste limitazioni, i risultati preliminari aprono nuove prospettive nella prevenzione di una delle forme più aggressive di demenza senile. "È necessario condurre ricerche più approfondite per stabilire un nesso causale" chiosa Simmering. "Tuttavia, l'idea che questi farmaci possano offrire una protezione contro una malattia destinata a colpire un numero crescente di persone con l'invecchiamento della popolazione è molto promettente".
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