Canali Minisiti ECM

La parodontite potrebbe essere complice in molti tumori, specie orofaringei

Oncologia Redazione DottNet | 12/06/2024 11:43

Studio cinese, scoperta una relazione di causa-effetto tra le malattie gengivali e il cancro

 La parodontite potrebbe contribuire a causare diversi tumori, soprattutto del tratto orofaringeo; quella che fino ad oggi è stata una semplice associazione tra malattia gengivale e cancro, infatti, potrebbe essere una vera e propria relazione di causa ed effetto tra le due malattie. Lo rivela uno studio coordinato da Jiali Feng dello Stomatological Hospital of Chongqing Medical University, Chongqing, in Cina e pubblicato sulla rivista Scientific Reports edita da Nature, un lavoro che a differenza dei precedenti ha utilizzato un metodo chiamato "randomizzazione mendeliana'', ideato proprio per svelare l'esistenza di una relazione di causa ed effetto tra due fenomeni.

     Questo studio è stato progettato, quindi, per approfondire il possibile legame "causale" tra parodontite e 20 tipi di cancro standard, identificando contemporaneamente potenziali mediatori.    "Abbiamo avviato - scrivono gli autori - un'analisi di randomizzazione mendeliana utilizzando un set di dati di studi di genomica pubblicamente accessibili. La nostra analisi ha rivelato un rischio elevato di cancro alla testa e al collo concomitante con la parodontite ovvero un rischio praticamente doppio (+99,9%), e un rischio ugualmente aumentato di cancro orofaringeo (+99,9%)".
   Gli esperti hanno anche indagato i potenziali mediatori di questo effetto 'oncogeno' della parodontite e visto che il batterio Fusobacterium nucleatum è un probabile intermediario nell'effetto promuovente della parodontite sul cancro orofaringeo. Una relazione inversa è stata invece intercettata tra il carcinoma a cellule basali e il cancro endometriale che hanno dimostrato di aumentare il rischio di ammalarsi di parodontite (+98,7% e +98,4% rispettivamente). Tuttavia, la parodontite non ha esercitato un impatto causale significativo sugli altri 19 tipi comuni di cancro.    "In conclusione, i nostri risultati supportano la teoria che la parodontite contribuisca a un rischio aumentato di cancro alla testa e al collo, in particolare al cancro orofaringeo, con Fusobacterium nucleatum che funziona come un potenziale intermediario", scrivono gli autori.

Commenti

I Correlati

L'operazione è stata eseguita nelle scorse settimane all'ospedale 'Ramazzini' di Carpi dall'équipe della struttura complessa di Endocrinologia dell'Azienda Usl di Modena

Al follow-up minimo di 10 anni, la sopravvivenza globale mediana (Os) è risultata di 71,9 mesi con nivolumab più ipilimumab, di 36,9 mesi con nivolumab e di 19,9 mesi con ipilimumab

"In Italia il tasso di riduzione della mortalità per neoplasia alla mammella è superiore alla media europea”

Gli organoidi sono 'avatar' o repliche in miniatura di organi e tessuti umani, modelli tridimensionali, derivati dai tumori dei pazienti

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

Il 70% degli italiani adulti soffre di almeno una condizione cronica, il 42% degli over 75 convive con 3 o più malattie croniche e il 70% conduce uno stile di vita a rischio

Dabbene (Fimmg): "Con l'esplosione della carenza di medici, soprattutto al Nord, a questa norma, nel contratto del 2022, se ne è affiancata un'altra che offre alle Regioni la possibilità di sforare il massimale"

"Le condizioni di lavoro del personale del SSN, l’aggravarsi dell’insoddisfacente risposta che esso è in grado di dare alla domanda di salute in termini di prevenzione, cura e riabilitazione"

Raccolte prove di deficit cognitivi a distanza di tempo in persone colpite gravemente dalla malattia