Una carriera fra Italia e Stati Uniti, che con i suoi studi ha dimostrato il link fra l'interramento illecito dei rifiuti controllato dalla camorra e i tumori in Campania
Lo scienziato della Terra dei fuochi scala la hit mondiale dei 'Best Medicine Scientists', classifica stilata dalla piattaforma Research.com. Antonio Giordano, una carriera fra Italia e Stati Uniti, che con i suoi studi ha dimostrato il link fra l'interramento illecito dei rifiuti controllato dalla camorra e i tumori in Campania, guadagna quest'anno la posizione numero 566 a livello mondiale e la numero 374 negli Usa nella disciplina Biologia e biochimica. "Alla mia età un grande traguardo, un orgoglio", commenta all'Adnkronos Salute l'oncologo e patologo napoletano, classe 1962, fra i più giovani del ranking.
Allievo del premio Nobel americano James Dewey Watson al Cold Spring Harbor Laboratory diretto dal 'papà' della doppia elica del Dna, Giordano è presidente e fondatore della Sbarro Health Research Organization (Shro) presso la Temple University di Philadelphia, dove dirige l'Istituto Sbarro per la ricerca sul cancro e la medicina molecolare e il Centro di biotecnologie.
Ricerche che "hanno permesso di identificare una nuova classe di farmaci contro i tumori del seno, del polmone e dell'ovaio - sottolinea - e contro il mesotelioma", il cancro da amianto che Giordano conosce anche come "figlio d'arte". Suo padre Giovan Giacomo Giordano fu "uno fra i primi scienziati a studiare e a scoprire i gravissimi danni derivati dall'esposizione alle fibre di amianto. Anche grazie alle sue ricerche - evidenzia - l'amianto è stato messo fuori legge in Italia nel 1992 e a livello europeo dal 1999".
A più di cinque anni dall’arrivo in Italia della prima terapia genica, le CAR-T sono una realtà nella pratica clinica: crescono i successi nel trattamento di alcune patologie onco-ematologiche
Il trattamento in prima linea con daratumumab in somministrazione sottocutanea e in combinazione con bortezomib, lenalidomide e desametasone ha mostrato nei pazienti eleggibili a trapianto una sopravvivenza di circa 17 anni
I risultati di uno studio della Fondazione Tettamanti e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII sono stati pubblicati sul “Blood Cancer Journal”
Da Lilly arriva “The Life Button” un bottone per non “perdere il filo” delle cure
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti