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Il grazie del mondo ecclesiastico ai medici di famiglia e la campagna “Thank you, doctor!”

Medicina Generale Redazione DottNet | 27/05/2024 14:15

Silvestro Scotti (Fimmg) dopo l’incontro con Papa Francesco: Importante riconoscimento della centralità del nostro ruolo

«Un momento di grande emozione e di intima condivisione, un riconoscimento diretto e commosso di Papa Francesco del nostro ruolo che ci dà forza nel portare avanti quel giuramento prestato in gioventù e riconfermato nella scelta di essere il medico delle persone, delle famiglie, delle nostre comunità ovvero di prossimità, che ci anima al di là delle difficoltà quotidiane». Queste le parole con le quali il segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti, commenta l’udienza privata concessa da Papa Francesco questa mattina, iniziativa fortemente sostenuta dal Presidente FNOMCeO, Filippo Anelli. Un incontro che, idealmente, si lega al sentimento di fiducia espresso già dai cittadini in occasione della Giornata Mondiale del Medico di Famiglia (celebrata lo scorso 19 maggio) e testimoniata dal sondaggio Ipsos, per il quale il 70% degli italiani ha riferito un gradimento elevato per il proprio medico di famiglia (rispetto al 45% di gradimento rivolto al servizio sanitario nazionale) e il 77% ritiene il medico di famiglia il principale punto di riferimento per la sua salute.

Così, al grazie che i medici di medicina generale della Fimmg hanno già rivolto ai cittadini per la fiducia e la stima ricevuta, si somma ora un grazie di altissimo valore morale e spirituale: quello del mondo ecclesiastico, rivolto stavolta ai medici stessi. Non a caso "Thank you, doctor!", prendersi cura di chi ci cura, è proprio il claim scelto per la campagna globale dell’associazione medica no-profit SOMOS Community Care di New York, lanciata con il sostegno di istituzioni, associazioni e organizzazioni come la Pontificia Accademia per la Vita, associazioni di medici d’Italia, medici cattolici, ospedali, scuole di medicina, associazioni di pazienti e organizzazioni interreligiose.
Una campagna che intende valorizzare il ruolo umanizzante svolto nel sistema sanitario e nella società dal medico di famiglia. «Iniziativa – ricorda Scotti – che ben si sposa con la visione della professione che da sempre ci spinge a ricordare quanto la figura del medico di medicina generale sia centrale per il funzionamento del Sistema sanitario nazionale, anche e soprattutto nell’ottica di una presa in carico di prossimità che possa rispondere all’esigenza di una corretta gestione delle cronicità, e usando le parole di Papa Francesco, sempre con competenza, cura e familiarità». Ben rappresentato dalla campagna "Thank you, doctor!", il ruolo del medico di famiglia nel sistema sanitario e nella società è essenziale sotto diversi aspetti: è il punto di accesso al sistema sanitario, offre un’assistenza completa e continua, serve i valori della prevenzione e dell’educazione, rappresenta l’efficienza e la riduzione dei costi ma soprattutto è il primo punto di ascolto dei bisogni sanitari, sociali, psicologici finanche personali dei propri pazienti. In sintesi, conclude Scotti «un punto di ascolto intriso di valori relazionali e di umanità, valori fondamentali per mantenere lo stato di salute dei nostri pazienti, oggi valori resi più significativi dalla benedizione del Papa e dal suo impegno di preghiera per noi, a cui non può che corrispondere la nostra preghiera per Lui».

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