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Estensione della fiscalità agevolata per medici del SSN: Smi, si prevedano misure anche per i medici di medicina generale

Medicina Generale Redazione DottNet | 29/02/2024 13:19

Onotri: "I medici di medicina generale sostengono dei costi di gestione dei loro studi (fitto dei locali e la loro gestione, i costi per le segreterie) che gravano moltissimo sui loro compensi. S’incominci a detassare tutto questo"

"Siamo d’accordo con il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, sull'opportunità che l'applicazione della disciplina degli incentivi prevista, attraverso la fiscalità agevolata, per i docenti e i ricercatori si estenda anche al personale medico. Questa eventualità  potrebbe, infatti, costituire un  incoraggiamento per il rientro dei professionisti nel nostro Servizio Sanitario Nazionale. La misura  deve essere prevista anche per i medici della medicina convenzionata per rispondere la crisi della categori", così Pina Onotri, Segretario Generale dello SMI.  

"Il  Governo  deve prevedere una defiscalizzazione del lavoro, perché non riteniamo più possibile tassare chi  lavora  nel Servizio Sanitario Nazionale al  43%; vi è bisogno del riconoscimento dell’alto valore sociale e collettivo  del lavoro dei medici dipendenti pubblici.

Per questo, lo proponiamo da tempo, che bisogna  prevedere una drastica riduzione  della tassazione a partire dalle attività di  libera professione dei medici dipendenti del SSN.  Allo stesso tempo, riteniamo quanto mai  urgente, intervenire sulla tassazione  dei medici in convenzione. I medici di medicina generale  sostengono dei costi di gestione dei loro studi (fitto dei locali e la loro gestione,  i costi per le segreterie) che gravano  moltissimo sui loro compensi. S’incominci a detassare tutto questo"., spiega Onotri.  

"Dopo la chiusura di Accordo Collettivo Nazionale  2019 - 2021 di medicina generale, risultato negativo per quanto riguarda la parte dei compensi per medici, occorre imprimere una svolta  nelle politiche di sostegno alla medicina di prossimità. La medicina convenzionata è  messa in discussione dalla carenza dei medici  che non si  riesce a colmare, da compensi sotto la media europea,   dalla poco attrattività  della professione per i giovani. È tempo di invertire la rotta", conclude la sindacalista.

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