Onotri: "I medici di medicina generale sostengono dei costi di gestione dei loro studi (fitto dei locali e la loro gestione, i costi per le segreterie) che gravano moltissimo sui loro compensi. S’incominci a detassare tutto questo"
"Siamo d’accordo con il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, sull'opportunità che l'applicazione della disciplina degli incentivi prevista, attraverso la fiscalità agevolata, per i docenti e i ricercatori si estenda anche al personale medico. Questa eventualità potrebbe, infatti, costituire un incoraggiamento per il rientro dei professionisti nel nostro Servizio Sanitario Nazionale. La misura deve essere prevista anche per i medici della medicina convenzionata per rispondere la crisi della categori", così Pina Onotri, Segretario Generale dello SMI.
"Il Governo deve prevedere una defiscalizzazione del lavoro, perché non riteniamo più possibile tassare chi lavora nel Servizio Sanitario Nazionale al 43%; vi è bisogno del riconoscimento dell’alto valore sociale e collettivo del lavoro dei medici dipendenti pubblici.
"Dopo la chiusura di Accordo Collettivo Nazionale 2019 - 2021 di medicina generale, risultato negativo per quanto riguarda la parte dei compensi per medici, occorre imprimere una svolta nelle politiche di sostegno alla medicina di prossimità. La medicina convenzionata è messa in discussione dalla carenza dei medici che non si riesce a colmare, da compensi sotto la media europea, dalla poco attrattività della professione per i giovani. È tempo di invertire la rotta", conclude la sindacalista.
Sottosegretario Gemmato: “La prevenzione passa anche dalla corretta alimentazione. Il TanSiN sarà un punto di riferimento per una popolazione più consapevole e in salute”
ll ciclo di incontri Morning Health Talks di EIT Health aiuta ad indentificare gli ostacoli alla digital transformation del settore healthcare e raccoglie proposte per accelerare l’innovazione in sanità, in Italia e non solo
Si è appena concluso “ENDO-DIABE 2025: medicina di genere per l’endocrinologo”, congresso promosso dall’IRCCS MultiMedica e dall’Università Statale di Milano
Il Presidente Snami Testa: “Senza una visione strutturale, non si cambia rotta”
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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