È il dato saliente dello studio Emerald-1 presentato all'American Society of Clinical Oncology Gastrointestinal Cancers Symposium a San Francisco, da Riccardo Lencioni, docente di Diagnostica per Immagini all'Università di Pisa
L'aggiunta del farmaco immunoterapico durvalumab all'attuale standard di cura (la cosiddetta chemioembolizzazione) raddoppia il tempo di progressione della malattia nei pazienti con tumore del fegato. È il dato saliente dello studio Emerald-1 presentato all'American Society of Clinical Oncology Gastrointestinal Cancers Symposium a San Francisco, da Riccardo Lencioni, docente di Diagnostica per Immagini all'Università di Pisa. Circa il 20-30% dei pazienti con carcinoma epatocellulare, il più comune tumore del fegato che complessivamente in Italia colpisce 12.200 persone ogni anno, è eleggibile per la chemioembolizzazione transarteriosa, una procedura che blocca l'afflusso di sangue al tumore e permette di somministrare la chemioterapia o la radioterapia direttamente al fegato.
Cinieri: "Sono problemi che interessano quasi tutte le patologie oncologiche"
A più di cinque anni dall’arrivo in Italia della prima terapia genica, le CAR-T sono una realtà nella pratica clinica: crescono i successi nel trattamento di alcune patologie onco-ematologiche
Il trattamento in prima linea con daratumumab in somministrazione sottocutanea e in combinazione con bortezomib, lenalidomide e desametasone ha mostrato nei pazienti eleggibili a trapianto una sopravvivenza di circa 17 anni
I risultati di uno studio della Fondazione Tettamanti e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII sono stati pubblicati sul “Blood Cancer Journal”
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti