"La strada intrapresa, invece, va verso il depauperamento di risorse ed è piena di promesse mancate"
"Le nostre richieste di modifica della manovra 2024 sono di certo economiche, ma anche di rispetto per categorie professionali che tengono in piedi un sistema sanitario pubblico e che vivono una quotidianità lavorativa quasi inumana". Queste le parole del Segretario Nazionale Anaao Assomed Pierino Di Silverio nel suo intervento nell’audizione svoltasi presso la Commissione Bilancio del Senato sulla manovra economica per il 2024.
"La strada intrapresa, invece, - denuncia Di Silverio - va verso il depauperamento di risorse ed è piena di promesse mancate. In questa situazione e in un momento in cui gli italiani indicano il rafforzamento della sanità pubblica come una delle priorità assolute, chiediamo un chiaro segnale che nella manovra finanziaria non può che essere economico".
"Infine si cambiano in corso d’opera le regole pensionistiche alimentando la fuga dagli ospedali. Una vera a propria mannaia che colpisce oltre 50000 dirigenti medici e sanitari con un taglio dell’assegno annuale previdenziale compreso tra il 5 e il 25% e già in 4000 nel solo 2023 hanno abbandonato il SSN". "Non possiamo quindi che confermare lo sciopero nazionale del 5 dicembre, conclude Di Silverio. Sciopereremo perché è il momento di rispondere con forza, perché il senso di frustrazione prevale, perché il tradimento che leggiamo in questa manovra non ci permette di avere fiducia. Continuiamo a chiedere un gesto coraggioso in un momento difficile. Se non arriverà andremo avanti con altre azioni di protesta".
Sette le associazioni federate. La nuova organizzazione rappresenterà i pazienti nel confronto con le Istituzioni, con un’unica autorevole voce. L’obesità in Italia riguarda circa il 12 per cento della popolazione
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"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
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