Lo studio TIDE-A di fase 2 sul trattamento è stato presentato al congresso europeo dal professor Roberto Iacovelli, Uoc Oncologia Medica, Comprehensive Cancer Center, Fondazione Policlinico Universitario Gemelli Irccs
Novità per il trattamento del tumore renale che hanno una firma italiana, del Policlinico Gemelli di Roma, all'Esmo, il congresso della Società Europea di Oncologia Medica. Si chiama TIDE-A lo studio di fase 2 sul trattamento di prima linea nei pazienti con tumore del rene avanzato, presentato al congresso europeo dal professor Roberto Iacovelli, Uoc Oncologia Medica, Comprehensive Cancer Center, Fondazione Policlinico Universitario Gemelli Irccs. Le linee guida suggeriscono di trattare questi pazienti con combinazioni di farmaci basate sull'immunoterapia. Tra queste, la più utilizzata è una combinazione di immunoterapia più un farmaco che blocca l'angiogenesi tumorale; questa strategia terapeutica tuttavia è gravata da una certa tossicità che costringe a ridurre il dosaggio dei farmaci in circa 2 pazienti su 3 e alla precoce interruzione del trattamento in 1 paziente su 3.
A più di cinque anni dall’arrivo in Italia della prima terapia genica, le CAR-T sono una realtà nella pratica clinica: crescono i successi nel trattamento di alcune patologie onco-ematologiche
L’approvazione Europea è supportata dai risultati dello studio clinico di Fase 3 SELECT GCA che ha dimostrato che i pazienti trattati con upadacitinib hanno raggiunto l’endpoint primario della remissione sostenuta e importanti endpoint secondari
Il trattamento in prima linea con daratumumab in somministrazione sottocutanea e in combinazione con bortezomib, lenalidomide e desametasone ha mostrato nei pazienti eleggibili a trapianto una sopravvivenza di circa 17 anni
Talquetamab è la prima immunoterapia per il trattamento del mieloma multiplo che abbia come target il GPRC5D (G-protein coupled receptor family C group 5 member D)
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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