I TTFields rappresentano una tecnologia innovativa basata su campi elettrici a bassa intensità che interferisce con la divisione delle cellule tumorali. I campi elettrici vengono inviati in modo continuativo nella regione del cervello sede del tumore
I TTFields rappresentano una tecnologia innovativa basata su campi elettrici a bassa intensità che interferisce con la divisione delle cellule tumorali. I campi elettrici vengono inviati in modo continuativo nella regione del cervello sede del tumore attraverso un dispositivo medico non invasivo
– Il glioblastoma (GBM) è il più comune e aggressivo tra tutti i tumori maligni del cervello e nel nostro Paese colpisce circa 1.500 persone ogni anno3. La Campania presenta tassi di incidenza simili con circa 200 pazienti di nuova diagnosi. È proprio partendo da questo scenario e da questi numeri in costante aumento che, a livello regionale, sono state recentemente attivate nuove procedure atte a modificare l’attuale approccio terapeutico a questa patologia. La Campania è, infatti, la prima regione in Italia ad aver introdotto l’approccio Tumor Treating Fields (TTFields) nel percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) del paziente affetto da glioblastoma con un Decreto della Giunta Regionale della Campania[1]. La possibilità per questi pazienti di poter accedere alla terapia con TTFields, oltre alla prescrizione da parte del medico specialista che identifica il paziente eleggibile al trattamento, prevede l’approvazione da parte del Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM).
"La Campania ha definito un percorso approvativo per l’utilizzo di questo dispositivo per il trattamento del glioblastoma, il più aggressivo tra i tumori cerebrali. Grazie a questo provvedimento, che ci rende molto orgogliosi, saremo in grado di offrire l’accesso a questa innovativa tecnologia a pazienti eleggibili al trattamento e inseriti in un appropriato percorso. Oggi in occasione di questo evento abbiamo deciso di riportare all’attenzione delle istituzioni e della comunità scientifica una forma tumorale per anni considerata ‘negletta’" – dichiara Ugo Trama, Dirigente Politica del farmaco e dispositivi della Regione Campania.
La cura del glioblastoma è molto complessa, anche se con la giusta terapia è possibile rallentarne la progressione e ridurne i disturbi migliorando sensibilmente la qualità di vita di chi ne soffre. Fino ad oggi, il trattamento di questa neoplasia si è basato sulla massima rimozione chirurgica possibile del tumore seguita dal protocollo Stupp, cioè da radioterapia associata a chemioterapia orale e successivamente una chemioterapia "adiuvante" con il medesimo farmaco.
"L’aggiornamento del PDTA con l’introduzione dei TTFields rende disponibile una nuova ed efficace opzione terapeutica per la cura del glioblastoma. Si tratta, infatti, del primo trattamento, dopo l’introduzione della chemioterapia con temozolomide nel 2005, che ha dimostrato in uno studio di fase 3 il prolungamento significativo della sopravvivenza dei pazienti con glioblastoma senza eventi avversi sistemici aggiuntivi"[2]-[3] – commenta Bruno Daniele, Responsabile Scientifico U.O.C. Oncologia P.O. Ospedale del Mare, Napoli – "Affinché il trattamento abbia successo è necessaria una stretta e continua collaborazione tra lo specialista, il paziente e i tecnici incaricati dell’assistenza per l’impiego del dispositivo, così da assicurare una gestione ottimale della terapia".
La terapia con TTFields è oggetto di studio da oltre 20 anni e diversi studi clinici ne hanno dimostrato l’efficacia. Si tratta di campi elettrici alternati a bassa intensità, in grado di interferire con il processo di divisione delle cellule tumorali che vengono trasmessi in modo continuativo nella regione del cervello sede del tumore, attraverso un dispositivo medicale non invasivo utilizzato al domicilio del paziente.
"Questo dispositivo permette ai pazienti di ricevere la terapia direttamente a domicilio, senza modificare le loro abitudini quotidiane" – conclude Bruno Daniele – "A seguito dei risultati ottenuti nel trattamento del glioblastoma sono stati avviati numerosi studi clinici, attualmente in fase 3, che hanno l’obiettivo di valutare l'efficacia dei TTFields nel trattamento di altre neoplasie come i tumori al polmone, all'ovaio, al pancreas e i tumori gastrointestinali".
Cinieri: "Sono problemi che interessano quasi tutte le patologie oncologiche"
A più di cinque anni dall’arrivo in Italia della prima terapia genica, le CAR-T sono una realtà nella pratica clinica: crescono i successi nel trattamento di alcune patologie onco-ematologiche
Il trattamento in prima linea con daratumumab in somministrazione sottocutanea e in combinazione con bortezomib, lenalidomide e desametasone ha mostrato nei pazienti eleggibili a trapianto una sopravvivenza di circa 17 anni
I risultati di uno studio della Fondazione Tettamanti e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII sono stati pubblicati sul “Blood Cancer Journal”
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti