Donna di 172 chili, affetta da cancro all’endometrio, gira mezza Italia prima di trovare l’equipe chirurgica di Vito Chiantera, dell’Istituto dei tumori di Napoli, che gli asporta, con il robot da Vinci, le ovaie e un utero grosso venti centimetri
Colpisce il 35 per cento della popolazione mondiale e rappresenta sicuramente uno dei principali problemi di salute pubblica. Chi è obeso non ha una vita facile. Se poi l’obeso si ammala di tumore può anche capitare che i suoi problemi diventano guai. E’ quanto accaduto a un’infermiera beneventana di 47 anni. I suoi 172 chili sono diventati un problema serissimo quando ha scoperto di avere un tumore all’endometrio con utero fortemente emorragico, diventato grosso di 20 centimetri e del peso di un chilo e mezzo. Diagnosi a cui si è aggiunta l’obesità severa, una sindrome metabolica, una pregressa trombosi venosa profonda e una embolia polmonare bilaterale massiva. Eppure, all’angoscia della malattia, Simona De Michele ha dovuto aggiungere l’impotenza di fare i conti con una sanità impreparata ad assisterla.
I risultati di uno studio della Fondazione Tettamanti e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII sono stati pubblicati sul “Blood Cancer Journal”
Da Lilly arriva “The Life Button” un bottone per non “perdere il filo” delle cure
La borsa di studio arriva a quattro anni dalla scomparsa della presidente di Acto Campania, vittima di un tumore eredo familiare varata grazie proprio al suo impegno
Per la prima volta, i ricercatori cercheranno di individuare una “firma”, cioè un biomarcatore multimodale non invasivo di ipossia, per indirizzare in maniera più appropriata i pazienti che lo necessitano verso la radioterapia con particelle pesanti
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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