Anelli: “Il passaggio alla dipendenza farebbe saltare la capillarità dell’assistenza"
Far entrare i medici di famiglia nelle Case di comunità, attraverso le loro forme associative. È questa la proposta del presidente della FNOMCEO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, per realizzare il Dm 77, sugli standard dell’assistenza territoriale. Garantendo, così, da una parte, un’adeguata presenza dei medici nelle Case di Comunità. E salvaguardando, dall’altra, la capillarità dell’assistenza e il diritto del cittadino alla libera scelta del suo medico di fiducia.
“Non è certo la natura giuridica del rapporto di lavoro – afferma Anelli – a pregiudicare la gestione delle Case di comunità da parte dei medici di medicina generale. L’eventuale passaggio dalla convenzione alla dipendenza, periodicamente ventilato come panacea e soluzione a tutte le criticità che affliggono il Servizio sanitario nazionale, infatti, avrebbe bisogno comunque di un contratto nazionale di lavoro, che disciplini i compiti e le funzioni dei professionisti.
“Il contratto che stancamente si trascina – conclude - è antecedente al Dm77. L’auspicio è che si chiuda finalmente l’accordo collettivo relativo al triennio 2019-2021, per poter iniziare, con le Organizzazioni sindacali, la trattativa per l’accordo collettivo nazionale 2022-2024, che preveda l’applicazione del Dm77”.
"Per gli stipendi si tratta solo di automatismi di rivalutazione del salario e non coprono l'inflazione, di cui oltretutto i Dirigenti medici, veterinari e sanitari non vedranno nemmeno traccia finché non arriverà il rinnovo del contratto"
"la nuova medicina generale sarà nuova, diversa dal passato, dove accanto all'assistenza erogata ai propri pazienti i medici di famiglia garantiranno anche un numero determinato di ore nelle varie strutture, tra cui anche le case di comunità”
Cartabellotta: "Urgente un rilancio delle politiche per il personale sanitario per garantire il diritto alla tutela della salute"
Al momento si è solo stabilito che nel 2025 e nel 2026 l'età di vecchiaia resti a 67 anni e che per l'anticipata ci vogliano 42 anni e 10 mesi (41 anni e 10 mesi per le donne), oltre a tre mesi di finestra mobile
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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