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L'eccessiva attività fisica può incidere sulla fertilità

Ginecologia Redazione DottNet | 02/08/2023 13:47

Esperti, prima e durante la gravidanza è meglio la moderazione

Meglio evitare un allenamento eccessivo, via libera invece ad un'attività sportiva ad intensità moderata e differenziata per uomini e donne. E' il consiglio degli esperti alle coppie che desiderano avere un figlio. Negli ultimi anni, infatti, si sono accesi ampi dibattiti in relazione allo sport, che influirebbe in modo negativo sulle possibilità di concepimento. Ad essere controproducente non è tanto lo sport, ma un'attività fisica troppo intensa, che può avere come conseguenze un basso livello di estrogeni o improvvise variazioni di peso che possono influire, ad esempio, sui cicli di ovulazione e portare anche alla scomparsa del ciclo mestruale.

Quando il corpo è sottoposto a una forte intensità in maniera continuativa può limitare le capacità ormonali delle donne, arrivando appunto a causare la scomparsa o l'alterazione delle mestruazioni, l'amenorrea.

    Quando questa situazione viene mantenuta per un lungo periodo di tempo, può causare problemi di fertilità. "L'amenorrea è abbastanza comune nelle donne in età riproduttiva che praticano attività fisica ad alti ritmi - spiega Daniela Galliano, specializzata in Ginecologia, Ostetricia e Medicina della Riproduzione, Responsabile del Centro Pma di Ivi Roma - poiché c'è uno squilibrio tra le calorie fornite dalla dieta e l'energia consumata. Pertanto, gli ormoni che regolano il funzionamento dell'ovaio sono interessati. Se si verifica in modo tempestivo, non deve essere un problema a lungo termine. Ma l'amenorrea mantenuta per un lungo periodo di tempo può causare infertilità, e quindi problemi a rimanere incinta naturalmente".  

Fare sport nella giusta misura può invece fare bene alla coppia che pianifica una gravidanza. In particolare il ministero della Salute raccomanda per le future mamme almeno 150 minuti di attività fisica a intensità moderata ogni settimana (o 30 minuti per 5 giorni), cominciando gradualmente. Per le non sportive, nuotare o praticare qualche attività aerobica, come camminare o ballare, e una ginnastica moderata sono molto raccomandabili, sia prima di iniziare un trattamento di riproduzione assistita o prima di restare incinta, che durante la gravidanza. Tuttavia, praticare pilates o yoga è sconsigliato subito dopo il trasferimento embrionario, dato che possono esercitarsi pressioni intra-addominale.   Per quanto riguarda gli uomini, sotto la lente d'ingrandimento del binomio sport-fertilità maschile, ci sono sport come equitazione, ciclismo, alpinismo, atletica leggera, maratona, attività subacquea e alcune attività in palestra.    "Questi sport - spiega la dott.ssa Daniela Galliano - vanno a ridurre l'afflusso di sangue ai genitali comprimendo direttamente la zona perineale. Inoltre, spesso, chi li pratica, per migliorare le proprie prestazioni, ricorre all'uso di anabolizzanti, danneggiando l'equilibrio ormonale e venendo a modificarsi la produzione di testosterone".

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