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Errori medici: ecco quando scatta la prescrizione

Medlex Redazione DottNet | 26/07/2023 18:34

La legge Gelli-Bianco ha apportato importanti cambiamenti riguardanti la responsabilità medica

La questione dei tempi per richiedere un risarcimento danni in caso di errore medico è un tema di grande importanza per i pazienti. La legge Gelli-Bianco, entrata in vigore nel 2017, ha introdotto nuove normative in materia di responsabilità medica. In questo articolo, esamineremo in dettaglio i tempi di prescrizione per il risarcimento danni per errori medici, distinguendo tra responsabilità penale e civile del medico e delle strutture sanitarie.

La legge Gelli-Bianco (nella foto) ha apportato importanti cambiamenti riguardanti la responsabilità medica. Prima della sua entrata in vigore, infatti, la responsabilità professionale del medico era trattata nell'ambito contrattuale, con un termine di prescrizione di 10 anni per far valere i diritti del paziente.

Con la nuova legge, la responsabilità è stata suddivisa tra responsabilità penale e civile, portando a tempi di prescrizione diversi per il risarcimento danni. Secondo la legge Gelli-Bianco, il medico non può essere perseguito penalmente per imperizia se ha rispettato le linee guida o le buone pratiche clinico assistenziali. Il procedimento penale viene sconsigliato in molti casi, poiché può portare a lunghi tempi di attesa e costi significativi per il paziente. La responsabilità penale del medico è quindi limitata in base al rispetto delle linee guida e alla loro adeguatezza al caso.

L'articolo 7 della legge Gelli-Bianco distingue tra la responsabilità civile del medico e delle strutture sanitarie. La struttura sanitaria risponde delle condotte dolose o colpose dei sanitari che vi lavorano, con un termine di prescrizione di dieci anni. D'altra parte, la responsabilità del medico è soggetta a un termine di prescrizione di 5 anni, durante i quali il danneggiato deve dimostrare il fatto illecito, il danno e il nesso di causa tra la condotta del medico e il danno subìto.

La legge Gelli-Bianco obbliga le strutture sanitarie pubbliche e private a dotarsi di copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi. Tuttavia, molte strutture scelgono di optare per una copertura assicurativa mista o di autoassicurarsi. Questo può portare a complicazioni per i pazienti che cercano un risarcimento danni in caso di malasanità. Proprio in questi giorni si ipotizza un errore medico come causa della morte del celebre giornalista Andrea Purgatori, il che ha riaperto il dibattito su questa delicata questione-

I tempi per richiedere un risarcimento danni in caso di errore medico decorrono dal momento in cui il paziente ha "consapevolezza" di un presunto errore a suo danno. Quindi, se il danno è rimasto occulto o si è manifestato a distanza di tempo, i termini di prescrizione iniziano dal momento della "esteriorizzazione" del danno stesso.

Nella maggior parte dei casi, i pazienti hanno 10 anni di tempo per richiedere un risarcimento per danni contrattuali e 5 anni per danni extracontrattuali. In sintesi, la legge Gelli-Bianco ha portato importanti cambiamenti nella responsabilità medica e nei tempi di prescrizione per il risarcimento danni in caso di errore medico. È essenziale che i pazienti siano consapevoli dei loro diritti e delle scadenze di prescrizione per proteggere i loro interessi in caso di malasanità.

In ogni caso, un avvocato specializzato in casi di malasanità può essere di grande aiuto per valutare la fattibilità di un'azione risarcitoria anche dopo il decorso dei termini di prescrizione.

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