La conferma arriva da uno studio coordinato dal Max Planck Institute for Human Development di Berlino e pubblicato su Jama Network Open
La fretta non è amica della sana alimentazione. La conferma arriva da uno studio coordinato dal Max Planck Institute for Human Development di Berlino e pubblicato su Jama Network Open, secondo cui pasti più lunghi di una decina di minuti e rilassati incentivano i bambini a mangiare più frutta e verdura, senza avere ricadute sul consumo di altri alimenti. "Un basso consumo di frutta e verdura aumenta il rischio di malattie croniche non trasmissibili. Eppure i bambini di tutto il mondo mangiano molta meno frutta e verdura rispetto alla quantità raccomandata", scrivono i ricercatori.
Problema riguarda anche 1 bimbo su 3, nel mondo 427 milioni
Staiano: “Aumento vertiginoso delle malattie gastrointestinali croniche in età pediatrica”. A Napoli l'incontro di Gastroenterologia Pediatrica: focus sulle Malattie Indotte dagli Alimenti
Luca Piretta: “Un buon sonno regola l’appetito e il metabolismo. Alimentazione sana, il rispetto del ritmo circadiano e scelte alimentari consapevoli, anche con l’aiuto dei dolcificanti, contribuiscono alla prevenzione dell’obesità”
In uno studio globale, con l'Istituto Nazionale dei Tumori al centro della ricerca, si indagano le disuguaglianze nella diagnosi e nel trattamento dei tumori dei bambini, aprendo nuove prospettive per le politiche sanitarie
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
Commenti