Canali Minisiti ECM

Effetti della radioterapia su un seno ricostruito dopo un tumore

Oncologia Redazione DottNet | 14/10/2022 14:44

Pubblicata una brochure per rispondere ai dubbi delle pazienti sugli effetti di questo trattamento sul seno ricostruito

La radioterapia danneggia il silicone delle protesi mammarie? È meglio aspettare di farla e rimandare la ricostruzione del seno? Un gruppo di senologhe, chirurghe plastiche e psico-oncologhe del Donna X Donna si dedica quest'anno, a pochi giorni dal Bra Day del 19 ottobre, la giornata della ricostruzione mammaria, con una brochure a rispondere ai dubbi delle pazienti sugli effetti di questo trattamento sul seno ricostruito.     Risposte chiare per tranquillizzare: per ogni caso esistono le soluzioni più indicate, che vanno dal lipofilling /uso di grasso autologo per ammorbidire la mammella ricostruita con protesi e indurita dalla radio, ai massaggi per ridurre l'irrigidimento dei tessuti ricostruiti senza uso di protesi, dalle creme schiarenti ai laser depigmentanti per diminuire l'iper-pigmentazione della pelle indotta dalla radioterapia fino alle diverse tecniche operatorie necessarie nei casi di reazione alla radio di entità più severa.

"Nei casi di mastectomie ricostruite nello stesso intervento, con o senza l'uso di protesi- sottolinea la professoressa Marzia Salgarello, coordinatrice del comitato promotore Donna X Donna - la radioterapia può indurre problemi di lieve e media entità, i più frequenti e trattabili sia chirurgicamente che con terapie di supporto, come il lipofilling e i massaggi.
Ci sono poi complicanze più severe, seppure più rare, difficilmente risolvibili se non operando nuovamente la paziente. La collaborazione tra chirurghi e oncologi radioterapisti delle Breast Unit permette la scelta della metodica più indicata". Le complicanze dovute alla radioterapia sul seno ricostruito sono minori quando si sceglie la ricostruzione immediata con protesi eseguita insieme alla mastectomia. Mettere l'espansore e attendere di fare la ricostruzione in un altro periodo invece pare aumentare il rischio. Rimandare la ricostruzione in un momento successivo alla radioterapia aumenta il rischio di complicanze, dal 30 al 50% secondo studi recenti.La nuova radioterapia, a intensità modulata o volumetrica ad arco, riduce i rischi.Al progetto ha aderito anche la casa editrice di Diabolik, Astorina, donando'Carezza di Eva di Diabolik¸Astorina srl , disegno di Giuseppe Palumbo che correda la brochure, visionabile su www.beautifulafterbreastcancer.it

Commenti

I Correlati

I risultati di uno studio della Fondazione Tettamanti e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII sono stati pubblicati sul “Blood Cancer Journal”

Da Lilly arriva “The Life Button” un bottone per non “perdere il filo” delle cure

La borsa di studio arriva a quattro anni dalla scomparsa della presidente di Acto Campania, vittima di un tumore eredo familiare varata grazie proprio al suo impegno

Per la prima volta, i ricercatori cercheranno di individuare una “firma”, cioè un biomarcatore multimodale non invasivo di ipossia, per indirizzare in maniera più appropriata i pazienti che lo necessitano verso la radioterapia con particelle pesanti

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

Più letti