Piraccini (Sidemast): "E' una malattia autoimmune che ha un impatto devastante sui pazienti, bambini compresi"
Inizia con piccole aree dove i capelli cadono, zone che poi cominciano ad allargarsi, e spesso questa caduta inizia a interessare anche le sopracciglia e i peli del corpo. E' l'alopecia areata, il cui nome deriva dal greco alopex ovvero volpe, perché questo animale perde il pelo a chiazze. "E' una malattia autoimmune che colpisce il 2% della popolazione generale": in Italia sono 1,2 milioni le persone che ne soffrono "senza differenze di sesso. Il picco può insorgere nei primi 40 anni di vita e la patologia colpisce anche i bambini. Con un decorso imprevedibile che va piccole chiazze glabre fino alla perdita completa dei capelli e dei peli. Ora dopo 20 anni abbiamo però una nuova terapia che può cambiare la vita a questi pazienti". Lo spiega all'Adnkronos Salute Bianca Maria Piraccini, direttore dell'Unità di Dermatologia dell'Irccs Sant'Orsola di Bologna e presidente per l'Emilia Romagna della Sidemast, la Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse.
"Per questo la Sidemast si sta battendo affinché venga riconosciuta come patologia autoimmune cronica recidivante dal Servizio sanitario nazionale, in modo che si prendano in carico i pazienti e le loro cure - rimarca Piraccini - anche per avere un rimborso per le parrucche, ad esempio".
E' proprio il fronte terapie a portare buone notizie. "Da 20 anni aspettavamo una terapia efficace e oggi c'è - evidenzia la dermatologa - Sono stati approvati nuovi farmaci per l'alopecia areata, che riducono l'infiammazione andando a colpire in modo preciso il bersaglio. Sono gli inibitori della Janus chinasi (Jak), che oggi sono già utilizzati per altre malattie autoimmuni come l'artride reumatoide. Le sperimentazioni hanno dato esito positivo e spero l'Agenzia italiana del farmaco Aifa dia l'ok anche qui da noi a breve. Sono approvati per pazienti over 18 anni con forme gravi, con recidive da 6 mesi a 6 anni e che non hanno avuto risposte con i corticosteroidi, la terapia tradizionale". "I dati di questi nuovi farmaci, ce ne sono diversi pronti e altri arriveranno, ci dicono - aggiunge Piraccini - che il 40% dei pazienti ritorna alla normalità dopo un ciclo. In alcuni casi si è potuto togliere il farmaco e in altri è stato necessario mantenerlo, ma con dose ridotta".
Scienziati danesi e finlandesi hanno analizzato i dati di oltre 2.000 gemelli, confrontando i tassi di tumore tra coloro che si erano tatuati e coloro che non lo avevano fatto
Un approccio multidisciplinare: costante collaborazione tra dermatologi, medici di medicina generale, reumatologi, psicologi e altri specialisti coinvolti
In 45 Centri ospedaliero-universitari, aa Nord a Sud Italia, dal 29 marzo al 12 aprile, sarà possibile effettuare consulti dermatologici gratuiti
L’inquinamento causato da alcuni prodotti farmaceutici e da alcuni conservanti, additivi, coloranti è un problema emergente, con prove ben documentate sui rischi per l’ambiente e, in particolare, per la salute umana
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
Commenti