Canali Minisiti ECM

Naso e gola 'bloccano' Omicron nei polmoni: ecco perché è così infettivo

Infettivologia Redazione DottNet | 04/03/2022 15:44

Lo rivela uno studio clinico pubblicato sulla rivista scientifica internazionale "Journal of Infection" e curato dall'Università di Verona in collaborazione con l'ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda

Il motivo della maggiore infettività di Omicron sta nel naso e nella gola. A confermare l'ipotesi è un recente studio clinico pubblicato sulla rivista scientifica internazionale "Journal of Infection" e curato dall'Università di Verona in collaborazione con l'ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda (Verona). La ricerca dimostra come soggetti infettati dalla nuova variante di SARS-CoV-2 presentino una carica virale molto elevata proprio nel naso-faringe, fino a quattro volte superiore rispetto ai soggetti colpiti dalle precedenti varianti Alfa e Delta.

E proprio l'alta concentrazione nelle alte vie respiratorie permetterebbe al sistema immunitario di fare da "barriera", rendendo più difficoltoso il passaggio dell'infezione ai polmoni. Lo studio clinico, coordinato dal presidente della Scuola di Medicina e chirurgia dell'ateneo scaligero Giuseppe Lippi, è stato condotto da Gian Luca Salvagno, docente di Biochimica clinica e direttore del Laboratorio Analisi dell'ospedale Pederzoli, e da Martina Montagnana, docente di Biochimica clinica dell'università, in collaborazione con Brandon M.
Henry, ricercatore del Texas Biomedical Research Institute di San Antonio (Usa). "Proprio l'elevata carica virale nel naso-faringe - spiegano i ricercatori - contribuirebbe a spiegare la maggior infettività osservata in molti studi epidemiologici della variante Omicron, così come la sua intensa diffusibilità in circostanze favorevoli al contagio, ad esempio durante raduni di massa senza che le persone utilizzino le mascherine. Contestualmente, la dimostrazione di una superiore capacità replicativa del virus nelle alte vie respiratorie contribuirebbe a giustificare la minor severità osservata in pazienti con infezione da variante Omicron rispetto ai precedenti stipiti virali, poiché ciò consentirebbe al sistema immunitario di reagire più rapidamente ed efficacemente al virus, prima che l'infezione interessi diffusamente i polmoni", concludono.

Commenti

I Correlati

Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna

"I ceppi virali sono aggiornati secondo le raccomandazioni dell'Oms"

In una guida aggiornata per i fornitori di assistenza sanitaria, i funzionari dello Stato consigliano di dare priorità ai “vaccini e ai trattamenti senza mRNA”

Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine

Ti potrebbero interessare

Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna

Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine

Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età

L'antibiotico-resistenza, una crescente preoccupazione sanitaria, vede lo pneumococco come uno dei principali responsabili di malattie batteriche invasive, specie nei bambini e negli anziani

Ultime News

Federfarma Lombardia insieme ad Alfasigma e Fondazione Poliambulanza per la prevenzione del tumore gastrico, che nel 2023 ha fatto registrare 15mila nuove diagnosi in Italia

Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project