Canali Minisiti ECM

Tumore al seno, evitabile lo svuotamento ascellare

Oncologia Redazione DottNet | 14/02/2022 14:15

Lo rivela uno studio dell'Istituto Europeo di Oncologia, pubblicato sulla rivista Future Oncology

Lo svuotamento ascellare è evitabile per oltre metà delle pazienti colpite da un tumore al seno oggi sottoposte a questa tipologia di intervento. La buona notizia arriva da uno studio dell'Istituto Europeo di Oncologia, pubblicato sulla rivista Future Oncology, che ha coinvolto 30.508 pazienti tra il 2000-2017. Lo studio ha cercato di comprendere quale sia il migliore trattamento nei casi in cui non è possibile identificare alla biopsia il linfonodo sentinella, il primo dei linfonodi della rete linfatica che si dirama dalla ghiandola mammaria e che, se infiltrato da cellule tumorali, indica la diffusione del tumore nell'ascella.

"Alcuni studi hanno ipotizzato che la mancata visualizzazione del linfonodo sentinella fosse segnale di metastasi e dunque un'indicazione per il chirurgo a procedere con lo svuotamento ascellare", spiega Giovanni Corso, chirurgo senologo IEO, ricercatore dell'Università di Milano, coautore e promotore dello studio Lo studio Ieo ha invece mostrato che nel 73% dei casi il linfonodo sentinella non identificato dalla linfoscintigrafia era visualizzabile in fase intra-operatoria.
Non solo. Il 72,7% dei linfonodi sentinella identificati in fase intra-operatoria era negativo. Dunque, "oltre la metà delle pazienti in cui il linfonodo sentinella non è visualizzabile non ha metastasi ascellari e può evitare lo svuotamento dell'ascella", afferma Francesca Magnoni, chirurgo senologo IEO e prima firma del lavoro.

Commenti

I Correlati

Ogni anno in Italia quasi 6.000 nuove diagnosi di tumori testa-collo e aumentano i casi legati all’HPV, colpiti anche pazienti giovani

Va evitato l'uso eccessivo in quanto le radiazioni provenienti dalla diagnostica per immagini potrebbero essere responsabili del 5% di tutti i casi di cancro all'anno, come tumori ai polmoni, al seno ed altri tipi di tumori

Cinieri: "Sono problemi che interessano quasi tutte le patologie oncologiche"

A più di cinque anni dall’arrivo in Italia della prima terapia genica, le CAR-T sono una realtà nella pratica clinica: crescono i successi nel trattamento di alcune patologie onco-ematologiche

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

Più letti