Al S.Martino di Genova l'intervento di trachelectomia radicale
Grazie a un intervento ad alta complessità eseguito al Policlinico San Martino di Genova e alla stretta collaborazione fra specialisti, una 31enne con tumore del collo dell'utero, ha potuto dare alla luce una bambina. La donna, di Lanciano (Chieti), città di cui è pure originario Sergio Costantini, professore di Ginecologia e Ostetricia dell'Università di Genova, che ha eseguito l'intervento di trachelectomia radicale. Una tecnica chirurgica praticata in pochissimi centri. Il tipo di tumore su cui sono intervenuti i chirurghi, comporta nella maggior parte dei casi isterectomia radicale, asportazione dell'utero e tessuti limitrofi con perdita irreversibile della fertilità.
Va evitato l'uso eccessivo in quanto le radiazioni provenienti dalla diagnostica per immagini potrebbero essere responsabili del 5% di tutti i casi di cancro all'anno, come tumori ai polmoni, al seno ed altri tipi di tumori
Cinieri: "Sono problemi che interessano quasi tutte le patologie oncologiche"
A più di cinque anni dall’arrivo in Italia della prima terapia genica, le CAR-T sono una realtà nella pratica clinica: crescono i successi nel trattamento di alcune patologie onco-ematologiche
Il trattamento in prima linea con daratumumab in somministrazione sottocutanea e in combinazione con bortezomib, lenalidomide e desametasone ha mostrato nei pazienti eleggibili a trapianto una sopravvivenza di circa 17 anni
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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