A puntare i riflettori su questa malattia infiammatoria e cronica della pelle sono i dermatologi della SIDeMaST
È considerata la Cenerentola della malattie della pelle. La rosacea - soprannominata "sindrome di Rembrandt" dal celebre pittore olandese che ne soffriva come personaggi famosi dei giorni nostri, da Bill Clinton a Cameron Diaz - impatta sulla qualità di vita ma è spesso sottovalutata. Nella fase iniziale è infatti confusa con la couperose e il rossore che compare viene minimizzato; ma quando si manifesta con papule, pustole e ispessimento della pelle, acquisisce le caratteristiche di una patologia, condizionando a livello sociale e lavorativo.
L'imperativo è diagnosticare e trattare la malattia prima possibile per evitare che dal sottotipo più lieve si passi a quello più grave.La malattia coinvolge soprattutto naso, guance e palpebre. Si va dal "flushing" temporaneo della parte centrale del viso a forme più persistenti. "L'eritema centro facciale - spiega il professor Giuseppe Monfrecola, Università di Federico II di Napoli - interessa il naso, la parte alta degli zigomi, talvolta c'è una compartecipazione delle palpebre, con un arrossamento persistente e venuzze che si dilatano a causa del sole, del caldo e anche delle alterazioni degli stati emotivi. Cibi piccanti e alcol possono influire". Alla base dell'infiammazione, aggiunge, "c'è un malfunzionamento del sistema immunitario e di un piccolo microrganismo il demodex follicolorum che nei soggetti con rosacea esiste in quantità superiori". Ci sono prodotti che permettono di "mascherare" il "flushing", il rossore temporaneo: un camouflage, non curativo. Si può ricorrere a Laser vascolari e vi sono terapie farmacologiche. L'importante è usare i dermocosmetici al mattino, e la sera la terapia farmacologica.
Al Bambino Gesù parte la selezione dei pazienti per uno studio
È la malattia della pelle con più elevato impatto psico-sociale: in un Manifesto le priorità dei pazienti per migliorare l’assistenza e uscire dall’isolamento
"La vitiligine è stata a lungo considerata una condizione estetica, mentre si tratta di una vera e propria malattia cronica autoimmune, spesso associata ad altri disturbi, quali disfunzioni della tiroide, diabete mellito e alopecia areata"
Al via una campagna di sensibilizzazione che rimette al centro il ruolo attivo di Apiafco come associazione di pazienti, ricordando anche il valore aggiunto dell’associazionismo
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
Per quanti andranno in pensione nel 2025 c’è una buona notizia: la rivalutazione del montante contributivo sarà del 3,66%, in deciso aumento rispetto al 2,30% dello scorso anno
Fondi contro obesità, per disturbi alimentari e per precari Cnr
Pierino Di Silverio (CRT): Compiuti enormi passi in avanti, ma è forte la resistenza alla donazione. Monaldi eccellenza per i trapianti di Cuore. Anna Iervolino: Un nuovo reparto sarà dedicato ai pazienti in attesa d’intervento
L'omissione della stadiazione ascellare chirurgica non si è rivelata inferiore alla biopsia del linfonodo sentinella dopo un follow-up mediano di 6 anni
Commenti