Problema rilevato su alcuni malati: durata media 12 giorni
Alcuni malati di Covid-19 continuano ad avere sintomi e disturbi cutanei, come eruzioni, rossori, gonfiori e bolle squamose, anche fino a 70 giorni dopo dalla guarigione. Lo indica l'analisi presentata dal Massuchussets General Hospital al congresso dell'Accademia europea di dermatologia. I ricercatori hanno valutato quasi 1000 casi di pazienti con manifestazioni sulla pelle. Tra 224 casi sospetti e 90 confermati di 39 paesi, con informazioni sulla durata dei sintomi, si è visto che la durata media è stata di 12 giorni. Si tratta di eruzioni cutanee simili a quelle del morbillo e dell'orticaria, con una durata massima di 28 giorni. Ci sono poi eruzioni con papule squamose e placche durate in media 20 giorni nei casi confermati, con uno addirittura fino a 70 giorni, e poi rossori e gonfiori a piedi e mani che sono durati 15 giorni nei casi sospetti, e 10 in quelli confermati.
Di Rosa, Presidente della Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) sottolinea la necessità di attuare investimenti strutturali e il rafforzamento dei Sistemi sanitari
E' approvato da Aifa e prescrivibile con piano terapeutico, il primo trattamento orale (ritlecitinib) per l'Alopecia Areata severa negli adulti e adolescenti di età pari o superiore a 12 anni
Gli esperti: Lotta a virus troppo lenta, rendere più accessibili strumenti prevenzione
Aodi: “Le linee guida dell’OMS sono essenziali, ma da sole non bastano, e soprattutto servono finalmente fatti e non certo parole da parte della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità"
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
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