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Sei consigli per proteggere la prostata in estate

Urologia Redazione DottNet | 12/07/2020 17:43

Urologi, occhio a disidratazione e cali di pressione

L'estate è un periodo delicato per la salute della prostata. Diventano più frequenti i disturbi che coinvolgono l'apparato uro-genitale, la cui frequenza è già normalmente rilevante (l'80% degli over 65) perché il caldo può facilitare la disidratazione, le urine si fanno più concentrate ed è più probabile la stasi urinaria, che favorisce le infezioni batteriche. Ma un maggiore rischio di prostatiti si verifica anche per la tipica propensione estiva a esagerare con lo sport o gli alcolici. E poi ci sono i circa 4,5 milioni che già soffrono di ipertrofia prostatica benigna: potrebbero dover correggere la terapia per evitare cali di pressione, e repentini sbalzi di temperatura dal caldo al freddo li possono esporre a una ritenzione acuta di urina.

Ecco una serie di consigli e precauzioni che arrivano dal professor Walter Artibani, Segretario Generale della Società Italiana di Urologia. Prima di tutto, non esagerare con sport, sesso e alcol.    È' importante per l'esperto "improntare i propri comportamenti alla gradualità e all'intelligenza: evitare per esempio di percorrere 60 km in bicicletta se non si è abituati; contenetersi a tavola, non eccedere con le bevande alcoliche; e non esagerate neanche con il sesso: nessuno dice che ci si debba astenere, ma chi è abituato ad avere un rapporto alla settimana o al mese, non può pensare di poterne sostenere uno al giorno senza che la prostata ne risenta".
  Per quanto riguarda l'idratazione occhio alle urine. "Se sono gialle o di un arancione intenso - spiega Artibani- è segno che sono troppo concentrate e bisogna quindi bere di più. Se giallo paglierino o tendenti al bianco, invece, vuol dire che stiamo assumendo la giusta dose di liquidi". Andare in bicicletta si può, se non si soffre di prostatite. Importante poi è controllare più spesso la pressione, in caso di ipertrofia prostatica benigna e contemporaneamente ipertensione, "è consigliabile controllare con maggior costanza i valori pressori e nel caso concordare col medico una rimodulazione del dosaggio degli antipertensivi". Per prendersi cura della vescica evitare gli sbalzi di temperatura e non vanno trascurati poi altri 'punti deboli', come reni, testicoli e uretra.

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