Capofila Irccs Negrar in collaborazione con Oxford
Via libera dell'AIFA a uno studio in collaborazione con l'Università di Oxford, per indagare se l'idrossiclorochina ha un ruolo di prevenzione dell'infezione negli operatori sanitari. Il farmaco era stato da subito al centro dell'attenzione nel ventaglio dei vecchi farmaci da utilizzare contro il nuovo nemico, il COvid-19, per il quale non c'e' una cura specifica. E la notizia ha provocato anche casi di accaparramento, con conseguenza per i malati di artrite reumatoide che ne debbono fare uso. IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar in provincia di Verona, ora sara' in prima linea nella ricerca. In Italia sono almeno 800 i volontari, tra medici, infermieri e operatori sanitari, gia' arruolati nel mega test, i cui risultati potrebbero arrivare entro l'anno.
L'AIFA ha appena deciso di approvare il più grande studio italiano tra il personale sanitario, il più esposto a rischio d'infezione, per verificare se il suo uso prima dell'esposizione al coronavirus diminuisca la probabilità di ammalarsi.
La sperimentazione sarà fatta anche attraverso le nuove tecnologie: infatti l'operatore sanitario che parteciperà alla ricerca dovrà tenere su una app un diario sanitario con tutti i valori necessari per il monitoraggio. Periodicamente saranno eseguiti i test sia con il tampone orofaringeo (in caso di insorgenza di sintomi compatibili con l'infezione) sia con i prelievi ematici, per verificare l'eventuale insorgenza dell'infezione. Alla fine dello studio si paragoneranno i tassi di infezione dei due gruppi e si valuterà se il farmaco ha apportato un vantaggio nella prevenzione del contagio o nella gravità dell'infezione. "Sin dall'inizio della pandemia - conclude Zeno Bisoffi, Direttore Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali dell'IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar e professore associato dell'Università di Verona -. I nostri ricercatori si sono resi disponibili per partecipare a studi nazionali e internazionali". Ed arriva anche un appello contro l'uso fai da te del farmaco.
Dora Buonfrate, coordinatrice della ricerca e medico infettivologo del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali dell'IRCCS di Negrar, spiega che "la clorochina è un farmaco ben conosciuto, essendo un vecchio antimalarico risalente agli anni '30. Il suo analogo idrossiclorochina è utilizzato in Europa contro malattie autoimmuni, come l'artrite reumatoide e il lupus eritematoso - afferma - In Italia la clorochina e il suo derivato idrossiclorochina, è già stata impiegata off-label in alcuni casi sulla base di una attività antivirale dimostrata in vitro. Ma gli studi clinici sono ancora pochi e i risultati su pazienti, al momento, scarsi".
I pazienti trattati hanno perso in media il 15,7% del peso corporeo rispetto al 2,2% di chi assumeva un placebo. Inoltre, migliora i sintomi di insufficienza cardiaca, questo include una riduzione delle limitazioni fisiche
Gli esperti sono comunque cauti: "Sicuramente non tutti i malati potranno beneficiare di questo trattamento"
“I farmacisti in qualità di professionisti della salute più prossimi ai cittadini, sono costantemente impegnati nel sensibilizzare le persone ad attenersi sempre alle prescrizioni del medico"
AMOlp e AFI denunciano la preclusione dei medici liberi professionisti alle prescrizioni di farmaci con piani terapeutici, come i nuovi Anticoagulanti orali
Il nuovo sistema messo a punto dall’Agenzia Italiana del Farmaco sarà accessibile alle Regioni a partire dal 1° ottobre
"I ceppi virali sono aggiornati secondo le raccomandazioni dell'Oms"
Si tratta di 4 farmaci orfani per malattie rare e 5 farmaci a base di nuovi principi attivi, oltre a 6 estensioni di indicazioni terapeutiche
Regole semplificate e più attenzione all’autonomia delle ricerche
“Nella convenzionata questa tassa vale oltre 160 milioni di euro l’anno su farmaci che, per oltre il 30% hanno un prezzo ricavo industria di qualche euro, quando ci arriva”
"Esigua adesione allo sciopero, grazie a medici e infermieri per il loro impegno"
Inaugura il modello per il riconoscimento delle altre terapie complementari
Il Sound Behavioral Detection è in grado di rilevare modelli sonori associati a costrizione, rabbia o paura ed agire ed attivare l’immediato intervento delle Guardie giurate
Commenti