Coloro che avevano temperature del palmo della mano superiori a 31,5 gradi centigradi avevano maggiori probabilità di avere la patologia
Chi ha l'artrite reumatoide ha i palmi delle mani e le dita più calde rispetto a chi non ha la malattia. Per questo, scansioni atte a rilevare il calore con strumentazioni specifiche possono aiutare a diagnosticare la patologia. Lo rileva una ricerca dell'Università di Malta, pubblicata su Scientific Reports. La ricerca ha testato ultrasuoni e termocamere su oltre 80 volontari. Poco meno della metà dei pazienti (31) aveva l'artrite reumatoide mentre gli altri 51 avevano articolazioni sane. È emerso che coloro che avevano temperature del palmo della mano superiori a 31,5 gradi centigradi avevano maggiori probabilità di avere la patologia rispetto a quelli con mani più fredde.
fonte: Scientific Reports
Il finanziamento per progetti di Ricerca su prevenzione e fasi precoci della malattia di Alzheimer ed uno studio basato su tecniche di arte-terapia nel trattamento di persone affette da Alzheimer o Disturbo Cognitivo Lieve
Un’indagine di IQVIA Italia, leader mondiale nei dati sanitari e farmaceutici, fotografa lo scenario attuale italiano sulla malattia del Parkinson
Concluso a Parma il XXIV Congresso Nazionale della SIRN: crescono le adesioni e la multiprofessionalità
La fase Rem carente riduce il volume di un'area del cervello
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
Commenti