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Tumori: il 30% dei pazienti vive con l'ansia della recidiva

Oncologia Redazione DottNet | 23/09/2019 15:08

Sindrome della spada di Damocle anche tanti anni dopo guarigione

La paura di una ricaduta spaventa il 30% dei malati di tumore, anche molti anni dopo la guarigione. E' la 'sindrome della spada di Damocle, che crea disagio psicologico, stati d'ansia, l'ossessione dei sintomi sospetti, allarmi che inducono i pazienti a chiedere ulteriori esami e approfondimenti. Il tema è stato affrontatoa Torino alla 4/a Giornata della Psico-Oncologia, dal titolo 'La paura della recidiva: sfidare l'incertezza', su iniziativa della Sipo (Società italiana di Psico-oncologia, attiva dal 1985), in collaborazione con la Rete oncologica regionale del Piemonte.    Specialisti ed esperti spiegheranno come gli stili di vita possano incidere sulla malattia oncologica, quali sono le terapie più adatte a ridurre il rischio di recidiva in alcuni tipi di tumori, quali esami di follow-up sono fondamentali per monitorare la malattia.

E analizzeranno le emozioni che entrano in gioco nella paura della ricaduta.  Secondo i dati pubblicati dall'Associazione Italiana Oncologia Medica e dall'Associazione italiana dei Registri Tumori, in Italia la sopravvivenza a 5 anni da chi ha avuto un tumore è passata, per gli uomini, dal 39% del quinquennio 1990-1994 al 5$% del 2005-2009, e per le donne dal 55% al 63%.  In particolare, è migliorata la sopravvivenza per i pazienti colpiti da tumore al colon-retto (fino al 65% per entrambi i sessi), alla mammella (87%) e alla prostata (91%). Da qui la necessità che il periodo post-malattia abbia una miglior qualità della vista, anche sotto il profilo psicologico.

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