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Staminali del cancro rese visibili al sistema immunitario

Oncologia Redazione DottNet | 17/07/2019 19:37

Lo rivela uno studio pubblicato su 'Nature', in cui gli scienziati di Basilea, Tubinga e Heidelberg descrivono anche nuovi possibili approcci terapeutici mirati

Le cellule staminali dei tumori riescono a nascondersi al sistema immunitario grazie a un 'mantello dell'invisibilità': il meccanismo è stato smascherato e disattivato grazie a una ricerca condotta sulle cellule di una forma di leucemia e ad un esperimento sui topi. Il risultato potrebbe aiutare a rendere più efficiente l'immunoterapia dei tumori ed è stato pubblicato sulla rivista Nature dai ricercatori coordinati da Helmut Salih, dell'università tedesca Eberhard-Karls di Tubinga.  "Una tale connessione tra le proprietà delle cellule staminali e la capacità di sfuggire al sistema immunitario era sconosciuta finora", ha osservato Claudia Lengerke, dell'università svizzera di Basilea.

Il mantello dell'invisibilità delle cellule tumorali è un enzima chiamato PARP1, capace di silenziare la proteina NKG2D-L.

Questa proteina è generalmente presente sulla superficie delle cellule malate, rendendole riconoscibili alle cellule killer del sistema immunitario, che le uccidono. Ma grazie all'enzima, le cellule staminali della leucemia bloccano la produzione della proteina e riescono a sfuggire alla distruzione da parte del sistema immunitario. I ricercatori hanno identificato l'enzima analizzando le cellule tumorali prelevate da 175 pazienti con la leucemia mieloide acuta. L'attenzione si è concentrata su questa malattia perché chi ne soffre spesso ha ricadute dopo un trattamento dall'esito inizialmente positivo, per ragioni che finora non erano affatto chiare.

Si sapeva soltanto che le staminali tumorali hanno meccanismi di protezione che le rendono resistenti alla chemioterapia e al sistema immunitario, ma questi meccanismi non erano stati identificati. Il meccanismo è stato compreso nel dettaglio grazie all'analisi delle cellule umane e confermato con un esperimento sui topi, modificati con le cellule umane in modo da riprodurre la malattia. Negli animali è stato visto che, mentre le normali cellule tumorali erano controllate e distrutte dalle cellule killer, le staminali tumorali, grazie all'enzima, riuscivano a sfuggire alle 'squadre assassine'. Per confermare il ruolo dell'enzima i ricercatori hanno quindi trattato gli animali con una molecola che lo blocca: dopo il trattamento le cellule staminali del tumore hanno nuovamente prodotto la proteina NKG2D-L sulla loro superficie e sono state quindi riconosciute ed eliminate dalle cellule killer.

"I nostri risultati mostrano in che modo intelligente le cellule staminali del cancro ingannano il sistema immunitario e aver compreso il meccanismo rende possibile mettere a punto il contrattacco" ha rilevato Andreas Trumpp, del Centro tedesco per la ricerca sul cancro. La ricerca, secondo gli autori, fornisce infatti la base per la possibilità di combattere le cellule staminali tumorali rendendo più efficiente l'immunoterapia, che 'arruola' le cellule del sistema immunitario per eliminare le cellule malate, e lo stesso gruppo sta programmando di sperimentare l'approccio in uno studio sull'uomo

fonte: nature

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