Cimo e Fosmed criticano i contenuti dell'accordo in via di definizione
E' "fortemente critica" la Federazione Cimo-Fesmed nei confronti del nuovo contratto di lavoro dei medici. Quanto all' impianto generale di carriera, Cimo ritiene "che la proposta di Aran attualmente sul tavolo sia particolarmente 'scivolosa' per la scarsa chiarezza sui livelli di responsabilità gestionali e professionali, intra ed interprofessionali, e sulla non chiara organizzazione gerarchica interna alle strutture sanitarie".
Tale condizione è di partenza "iniqua" e per di più "penalizza i giovani medici con meno di 5 anni di attività, che continuerebbero ad avere una retribuzione di posizione unica (Rpmu) pari a zero, laddove oggi i dirigenti sanitari entrano invece con 303 euro e i dirigenti delle professioni con 767 euro". Cimo-Fesmed ritiene, invece, che il mantenimento del proprio fondo di posizione consentirebbe di utilizzare le risorse disponibili "anche a beneficio di giovani colleghi, eventualmente ipotizzando un salario di ingresso nella Rpmu pari a un range ricompreso tra 1.000 e 2.000 euro". Considerata la grave carenza di medici nel Ssn pubblico, per i giovani medici "sarebbe un corretto incentivo e un meccanismo equitativo degno di un sistema sanitario nazionale. O devono attendere altri 10 anni per sperare in un contratto più giusto?", si chiede la Federazione.
Di Silverio: "Vogliamo rivolgerci a chi insieme a noi vive disagio e preoccupazione dovuti non solo alla malattia ma anche alle difficili condizioni in cui lavoriamo che troppo spesso generano reazioni violente”
Federfarma risponde alle critiche: "Le misure non si pongono in contraddizione con la normativa di settore, ma hanno il merito di specificare e dettagliare le fasi procedurali dell’esecuzione dei test". Mandelli, direzione giusta
"Essere medico, chirurga e donna oggi come ieri vuol dire ancora dover dimostrare non di essere più brave di altri, ma di valere, di essere affidabili, credibili per i pazienti"
Onotri (Smi), “Continueremo ad impegnarci affinché diminuisca il carico burocratico per i medici di medicina generale e per il riconoscimento dell’auto certificazione dei primi 3 giorni di malattia"
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
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