Valuterà la sicurezza di combinazione di farmaci mai provata prima
Parte un importante studio internazionale di Fase 1 per i linfomi che valuterà la sicurezza e l'efficacia di una combinazione di farmaci mai provata prima: per l'Italia il primo centro di coordinamento sarà l'Istituto tumori della Romagna (Irst) Irccs di Meldola (Forlì-Cesena). Oltre al nostro Paese partecipano Israele, Australia, Stati Uniti, Canada, Francia e Germania. Lo studio, che coinvolgerà pazienti affetti da linfoma recidivato/refrattario, punta a valutare l'utilizzo combinato di due farmaci, il Pembrolizumab e l'anti LAG3, già utilizzati con esiti positivi singolarmente nella pratica clinica in persone affette da linfoma non-Hodgkin (LNH) e linfoma di Hodgkin (LH) che presentino recidive di malattia.
Fondazione AIRC ha destinato 99.900 euro alla prima annualità di un progetto di ricerca dal titolo: "Trasferimento di cromosomi: uno strumento per modellare l'aneuploidia e l'evoluzione del cancro"
Uno studio pubblicato su JAMA conferma che le donne medico adottano uno stile comunicativo più empatico e coinvolgente
Il Professor Paolo G. Casali, Direttore dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, chiede che si prosegua nel percorso di attivazione della Rete Nazionale Tumori Rari, attuando le modalità del finanziamento previste dall’Intesa Stato-Regioni
L’associazione fra radiochirurgia e terapia ormonale raddoppia la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con tumore della prostata oligometastatico
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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