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Industria farmaceutica: Italia al top in Europa

Aziende Redazione DottNet | 29/06/2019 17:22

Il successo è dovuto integralmente all' incremento dell' export, +117% tra il 2008 e il 2018

L' industria del farmaco rappresenta un settore strategico per l' Italia. Perche' non molti sanno che lo scorso anno, dopo una lunga rincorsa, abbiamo superato la Germania diventando il primo produttore europeo di medicinali. Con buona pace di quanti continuano a lamentare il ritardo della nostra economia nei settori di punta. Un successo dovuto integralmente all' incremento dell' export, +117% tra il 2008 e il 2018, che ha trainato proprio l' aumento di produzione (+22%) negli ultimi dieci anni. Con questi numeri la mancata assegnazione a Milano della prossima sede dell' Agenzia europea del farmaco (Ema) diventa ancora piu' ingiustificabile.

Tutti dati che si inquadrano piu' in generale in un approccio verso la sanita' che continua a vedere il comparto sempre solo come una spesa e poco o nulla come un' opportunita' di sviluppo.

Un approccio che sembra non tener conto, che la "filiera della salute e' la terza impresa del Paese, garantisce il 10% dell' occupazione totale e da' corso al 10,7% del nostro Pil" come ha osservato Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria.I numeri della nostra industria farmaceutica sono importanti.Quasi 200 aziende, 66.000 addetti (90% laureati o diplomati), 6.400 ricercatori, 2,8 miliardi di investimenti (1,5 in ricerca e 1,3 in produzione). E poi 32 miliardi di euro di produzione nel 2018, quasi l' 80% destinato all' export. Successi ottenuti grazie anche a risorse umane altamente qualificate e produttive.

E sempre piu' giovani. Basti pensare che gli under 35, tra il 2014 e il 2017: sono aumentati dell' 11%; rappresentano l' 81% dei nuovi assunti e hanno, per circa l' 80%, contratti a tempo indeterminato. La percentuale di impiego femminile supera abbondantemente il 40% e nella R&S il 50%.Imprese che a livello globale hanno una pipeline di ricerca di 15.000 farmaci, oltre 7.000 in fase clinica, di cui il 40% frutto della Ricerca biotech per importanti aree, come l' oncologia, la neurologia, le patologie infettive, le malattie metaboliche, le patologie muscolo-scheletriche. Farmaci che a partire dagli anni Cinquanta a oggi in Italia hanno contribuito all' aumento dell' aspettativa di vita. E che, nel futuro, potranno dare un ulteriore contributo per la salute dei pazienti e la sostenibilita' del Servizio Sanitario Nazionale.L' industria farmaceutica e' tra i settori piu' green dell' industria: in 10 anni le imprese del farmaco hanno ridotto i consumi energetici (-69%) e le emissioni di gas climalteranti (-66%). E quasi la meta' degli investimenti ambientali e' in tecnologie "pulite", che azzerano o riducono alla fonte l' inquinamento del processo produttivo.Tra le aziende italiane di punta con 3,6 miliardi di fatturato c' e' la Menarini. Fondato nel 1886 da Archimede Menarini a Napoli e dal 1915 a Firenze il gruppo e' oggi guidato da Lucia e Alberto Giovanni Aleotti.
 

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