Ricerca coordinata dalla Repubblica di San Marino
Ci sono "onde anomale" nei tracciati degli elettroencefalogrammi che di fatto sono biomarker capaci di permettere una diagnosi precoce del morbo di Alzheimer. E se la ricerca, sviluppata in precedenza su cavie animali, oggi vale anche nell'uomo, lo si deve alla Repubblica di San Marino. Nel piccolo Stato, infatti, è stato coordinato questo studio che vede la firma dell'Iss (l'Istituto per la sicurezza sociale), dell'Università degli Studi di San Marino e dell'Unità operativa di Neurologia dell'ospedale di Stato, oltre che degli atenei inglesi di Exeter, Bath, Bristol e Reading (dove lavora un sammarinese che ha contribuito allo studio, Francesco Tamagnini)
."Volevamo individuare un metodo non invasivo per fare diagnosi precoce e siamo riusciti a trovare nella fase Mild cognitive impairment-Mci (il decadimento cognitivo lieve, ndr) di 'pre-Alzheimer' alcune alterazioni elettroencefalografiche.
fonte: ansa
Lo zonisamide è di norma impiegato nel trattamento delle crisi epilettiche ma recenti evidenze sembrano dimostrare l’efficacia nel ridurre i giorni di mal di testa nella popolazione pediatrica
Il risultato è pubblicato sulla rivista Alzheimer’s & Dementia dal gruppo di ricerca del Massachusetts General Hospital di Boston guidato da Julian Daniel Sunday Willett
Sono state definite nove traiettorie del sonno in base alla variazione del sonno nell'arco di 5 anni tra l'arruolamento del partecipante e il periodo di monitoraggio che è durato in media 12 anni
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Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
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