Tra i soggetti abitanti nelle aree a rischio rilevati più metalli pesanti nel sangue e soprattutto nel seme
L'apparato riproduttivo è una sentinella dei tumori, una sorta di 'antenna' in grado di avvertire precocemente quando si sta verificando un danno dovuto alla presenza nell'ambiente di sostanze inquinanti e nocive, soprattutto nei territori a rischio, come la Terra dei fuochi. E' quanto emerge nel congresso della Società italiana della riproduzione umana (Siru) in corso a Siracusa e dedicato al rapporto fra inquinamento e infertilità.
"Nelle aree a rischio - ha aggiunto - abbiamo rilevato più metalli pesanti nel sangue e soprattutto nel seme (cromo, zinco, rame), alterazioni dell'equilibrio delle difese antiossidanti e detossificanti nel liquido seminale e non nel sangue, ridotta motilità spermatica, aumentato danno al Dna degli spermatozoi e maggiore allungamento dei telomeri spermatici e non in quelli leucocitari". Questi dati, ha osservato ancora Montano, indicano che "occorre non soltanto valutare gli esiti di danno, come fanno i registri tumori, ma cambiare il modello di valutazione del rischio salute, prendendo in considerazione i sistemi organo-funzionali 'sentinella' come l'apparato riproduttivo, che può dare informazioni precoci di modificazione funzionale o strutturale, prima che si manifesti il danno clinico. I dati sono allarmanti e richiedono impegno e determinazione".
Il modello predittivo basato sull'intelligenza artificiale è stato in grado di identificare i pazienti con un rischio prevalentemente intermedio di cancro alla prostata
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Questa partnership strategica unirà le competenze di due leader all’avanguardia nel trattamento dei tumori, con l'obiettivo di rivoluzionare le cure oncologiche attraverso la BNCT, una nuova radioterapia mirata
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
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"Il testo della legge di Bilancio approvato dalla Camera non contiene alcun riferimento alla volontà di vincolare al rinnovo dei contratti collettivi l’accreditamento delle strutture sanitarie private al SSN"
"Però on basta, perché i medici vanno incentivati con ulteriori finanziamenti: se le remunerazioni rimangono le stesse non basta cambiare la sede in cui si stipulano i contratti"
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