Canali Minisiti ECM

Chip indossabile rileva cellule tumorali senza rischi

Oncologia Redazione DottNet | 03/04/2019 13:29

Rilevare la loro presenza permette di avere informazioni per studiare trattamenti sempre più mirati

Un dispositivo indossabile, poco più grande di un orologio da polso, che riesce a catturare le cellule tumorali presenti nel sangue e a fornire un quadro attendibile dello stato della malattia. A sperimentarlo, per ora su modello animale, sono stati gli scienziati dell'Università del Michigan, che hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista scientifica Nature Communication.  La biopsia, attraverso un prelievo del tessuto, permette di studiare il tumore primario, ma lo stesso può rilasciare cellule libere circolanti nel sangue. Queste, attraverso il flusso sanguigno, possono arrivare in altri tessuti e dar luogo a metastasi.

Rilevare la loro presenza permette di avere informazioni per studiare trattamenti sempre più mirati e per farlo è stata messa a punto la cosiddetta biopsia liquida, che tuttavia però non permette risultati molto precisi.

Il nuovo dispositivo intravascolare, attraverso un chip elettronico realizzato con un nanomateriale chiamato ossido di grafene, riesce a scansionare in maniera continua un volume molto elevato di sangue e quindi a imprigionare più cellule tumorali. E' come se, invece di una foto istantanea dello stato di avanzamento della malattia, fornisse un filmato. I ricercatori stimano che il dispositivo potrà iniziare le prove sugli esseri umani tra tre-cinque anni. Potrà essere utile in ambito terapeutico, consentendo di vedere se le cellule tumorali circolanti producono molecole che possono fungere da bersagli per nuovi farmaci antitumorali.

fonte: Nature Communication

Commenti

I Correlati

Fondazione AIRC ha destinato 99.900 euro alla prima annualità di un progetto di ricerca dal titolo: "Trasferimento di cromosomi: uno strumento per modellare l'aneuploidia e l'evoluzione del cancro"

Uno studio pubblicato su JAMA conferma che le donne medico adottano uno stile comunicativo più empatico e coinvolgente

Il Professor Paolo G. Casali, Direttore dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, chiede che si prosegua nel percorso di attivazione della Rete Nazionale Tumori Rari, attuando le modalità del finanziamento previste dall’Intesa Stato-Regioni

L’associazione fra radiochirurgia e terapia ormonale raddoppia la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con tumore della prostata oligometastatico

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

Più letti